Bonus energia, i mille dubbi sulle istanze - QdS

Bonus energia, i mille dubbi sulle istanze

Michele Giuliano

Bonus energia, i mille dubbi sulle istanze

mercoledì 03 Maggio 2023

Pioggia di chiarimenti da parte delle imprese alla Regione per avere accesso all’agevolazione. Dagli uffici delucidazioni su cumulabilità, accise, Iva e Durc per superare gli ostacoli

Un bonus energia a favore delle imprese siciliane che, a causa della pandemia prima e dello scoppio della guerra da Russia e Ucraina, stanno pagando bollette molto più costose rispetto al passato. Per permettere alle imprese di accedervi nella maniera più agevole, è stata pubblicata sulla pagina istituzionale dell’assessorato regionale alle attività produttive una Faq, una serie di risposte alle domande più frequenti. Le imprese infatti hanno posto in questi mesi una serie di quesiti, la domanda da inoltrare non appare poi così agevole e semplice. Ad esempio, nel caso in cui una impresa possieda più contatori all’interno della medesima unità produttiva, le agevolazioni potranno essere considerate cumulativamente, rilevando i dati dei consumi energetici risultanti dai singoli misuratori nel periodo pertinente.

Rientrano tra le spese ammissibili alle agevolazioni anche i costi connessi con l’approvvigionamento di gas di diversa tipologia, a condizione che gli stessi vengano utilizzati ai fini della produzione di energia termica o elettrica. Per ottenere il contributo, va indicato il numero della fattura elettronica valida ai fini fiscali e la relativa data di emissione, unitamente alla ragione sociale del fornitore corrispondente.

Rientrano nei costi ammissibili tutti i valori che determinano l’imponibile Iva (es. materia energia, oneri sistema, trasporto e gestione contatore). Le accise, dunque, non rientrano tra i costi ammissibili alle agevolazioni. Ancora, non saranno ammesse le spese relative ad altre imprese, anche se incorporate alla richiedente mediante fusione, se intestate alle singole imprese incorporate.

Per poter partecipare, le imprese devono avere il Durc in corso di validità; la regolarità del Durc è una condizione richiesta anche ai fini delle successive fasi di erogazione delle agevolazioni di spettanza delle imprese che abbiano ottenuto la concessione del sostegno pubblico in questione. Non potranno partecipare neanche le imprese che hanno cessato le attività economiche a fine 2022, perché l’avviso prevede che possano presentare le istanze di accesso ai finanziamenti quelle che hanno sede operativa in Sicilia e che sono registrate e attive presso il Registro delle imprese competente per territorio.

Chi fosse interessato, il termine di presentazione delle domande è stato prorogato alle ore 12 del prossimo 12 maggio. Alle imprese che hanno registrato un aumento minimo di 3 mila euro sarà concesso l’aiuto, per un massimo di 20 mila euro per ogni singola azienda.

La domanda potrà essere presentata esclusivamente sul portale telematico sportelloincentivi.regione.sicilia.it. La manovra prevede l’utilizzo di 150 milioni di euro, che sarà possibile incrementare con successivi atti, nel caso in cui si rendano disponibili risorse.

I beneficiari del contributo saranno i settori agricoltura, silvicultura e pesca, che interessano oltre 83 mila imprese attive, e ancora estrazione di minerali da cave e miniere, attività manifatturiere, costruzioni, commercio all’ingrosso e al dettaglio, alcuni settori dediti al trasporto e magazzinaggio, attività di servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, istruzione, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento e altre attività di servizi, a cui si aggiungono anche le attività sanitarie e di assistenza sociale.

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