Bonus Inps 2400 euro, a chi spetta e come richiederlo - QdS

Bonus Inps 2400 euro, a chi spetta e come richiederlo

Ivana Zimbone

Bonus Inps 2400 euro, a chi spetta e come richiederlo

mercoledì 21 Aprile 2021

Il bonus è rivolto ai lavoratori stagionali, agli operatori turistici, agli intermittenti, agli autonomi occasionali senza partita iva, agli operatori dello spettacolo. Ecco i requisiti per l'accesso

In arrivo il bonus Inps 2021, un sussidio una tantum del valore di 2400 euro erogato dall’Istituto in tre mesi. La circolare INPS n. 65 del 19 aprile 2021 è già arrivata, ma bisognerà attendere la prossima comunicazione per poter inoltrare la propria richiesta. Il termine ultimo per la presentazione della domanda è stato prorogato dal 30 aprile al 31 maggio, per consentire ai nuovi aventi diritto il tempo necessario per reperire la documentazione.

Bonus Inps 2021, a chi spetta

I beneficiari della misura – che vuole offrire un supporto alle categorie rimaste escluse dai precedenti interventi – saranno circa 400 mila. Secondo quanto comunicato dall’Inps, la procedura per l’acquisizione delle nuove domande “sarà attiva entro questa settimana sul portale Inps al termine delle necessarie fasi di adeguamento amministrativo e di sviluppo informatico”. Potranno richiedere il bonus:

  • i lavoratori stagionali;
  • i lavoratori a tempo determinato e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori stagionali e in somministrazione di settori diversi dai settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • i lavoratori intermittenti;
  • i lavoratori autonomi occasionali;
  • i lavoratori incaricati delle vendite a domicilio;
  • i lavoratori dello spettacolo.

Tutte le eccezioni

Sono ammessi alla bonus Inps da 2400 euro tutti i lavoratori stagionali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 e che hanno lavorato almeno 30 giornate in questo arco temporale. Sono esclusi, invece, quelli che al 23 marzo 2021 siano stati percettori di pensione diretta o che abbiano stipulato un contratto da lavoro dipendente (ammissibile, invece, il lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità).

Nella categoria dei lavoratori del settore turistico e degli stabilimenti termali, restano esclusi coloro che percepiscano un’indennità di disoccupazione Naspi. Per i lavoratori degli stabilimenti termali la partecipazione è ammessa a condizione che, tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021, siano stati titolari di almeno un rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato per almeno 30 giornate. E se hanno lavorato nel 2018 per almeno 30 giornate. Non potranno essere accettate le richieste dei pensionati e di coloro che godano al 24 marzo 2021 di un contratto di lavoro dipendente.

Per i lavoratori autonomi senza partita Iva, il requisito necessario per l’accesso al bonus è l’assenza di iscrizione ad altre forme previdenziali obbligatorie e la titolarità di contratti autonomi occasionali tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 (ma non più in essere dal 24 marzo).
Altro fondamentale requisito è l’essere stati iscritti alla Gestione separata alla data del 23 marzo con il versamento di almeno un contributo mensile dall’inizio del 2019 al 23 marzo 2021. Anche gli autonomi senza partita Iva possono usufruire del sussidio solo se non sono in possesso di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (anche in questo caso, è ammesso quello a intermittenza senza diritto all’indennità di disponibilità) e se non percepiscono una pensione diretta.

I lavoratori con contratto di lavoro intermittente possono avere accesso al bonus se hanno lavorato almeno 30 giornate tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021. Restano esclusi coloro che al momento della domanda siano titolari di un contratto di lavoro a tempo determinato (non a intermittenza) o di una pensione diretta.

Gli operatori dello spettacolo possono inoltrare richiesta se iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e se non hanno ricevuto l’indennità del decreto Ristori. Anche per loro vige l’obbligo di aver lavorato almeno 30 giornate tra il 1° gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 e di aver versato opportunamente i contributi al Fondo. Restano esclusi quelli con un reddito annuo di oltre 75 mila euro, quelli che percepiscono una pensione diretta o che sono titolari dal 24 marzo 2021 di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (non intermittente).
Sono ammessi al bonus i lavoratori dello spettacolo che hanno versato al Fondo tra i 7 e i 29 contributi giornalieri e con un reddito annuo inferiore o pari ai 35 mila euro.

Il bonus è destinato pure ai lavoratori incaricati alle vendite a domicilio che per nel 2019 abbiano registrato un reddito annuo superiore a 5 mila euro e che siano titolari di partita Iva, con iscrizione alla Gestione separata al 23 marzo 2021. Non potranno accedere alla misura quelli che risultassero iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e quelli che godano di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Procedura di richiesta ed erogazione bonus 2400 euro

Dovranno presentare richiesta soltanto coloro che non sono stati beneficiari delle indennità previste dal decreto Ristori-quarter. I soggetti che avevano fatto domanda per il bonus Covid hanno già ricevuto i nuovi sussidi automaticamente dall’Inps.

Tutti i soggetti che dovranno presentare richiesta, dovranno farlo tramite il portale web dell’Istituto e avranno bisogno, come di consueto: del PIN INPS (se rilasciato entro il 1° ottobre 2020), dello SPID di livello 2 o superiore, della carta d’identità elettronica 3.0 (CIE) o della carta nazionale dei servizi (CNS).

In alternativa al portale web, la domanda per il bonus 2.400 euro potrà essere effettuata attraverso il Contact Center integrato, telefonando da rete fissa al numero verde (gratuito) 803 164 da rete fissa, oppure da rete mobile al numero (a pagamento) 06 164164.

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