Borgetto, il sindaco rinuncia alla corsa verso il bis - QdS

Borgetto, il sindaco rinuncia alla corsa verso il bis

Michele Giuliano

Borgetto, il sindaco rinuncia alla corsa verso il bis

giovedì 25 Aprile 2024

L’uscente Garofalo non sente più il sostegno della coalizione, pronta invece a supportare l’attuale presidente del Consiglio, Santoro. Quest’ultimo conferma, tra le polemiche, la propria candidatura

BORGETTO (PA) – Niente corsa alle prossime elezioni per il sindaco uscente di Borgetto, Luigi Garofalo.

A dare la notizia è lo stesso Garofalo: “All’interno del gruppo che ha amministrato questo paese negli ultimi due anni con me è emersa una figura alternativa alla mia – ha dichiarato -. Io ho sempre detto che non mi sarei mai messo in contrapposizione con nessuno. Con questa coalizione non ci sono più le condizioni per candidarmi”.

Il sindaco Luigi Garofalo non si sente supportato

Il sindaco ha mollato la presa, non si sente supportato e quindi non tenterà la strada per la riconferma nel ruolo di primo cittadino alla guida di Borgetto. L’alternativa a cui si riferisce Garofalo è Alessandro Santoro, attuale presidente del consiglio comunale, che ha già reso noto la sua intenzione di candidarsi, sebbene ancora tale scelta sia stata comunicata per via ufficiosa.

Accanto a lui, ci sarebbero tutti gli attuali gruppi politici che costituiscono la coalizione che sta governando, formata da Pd, Movimento 5 stelle e altri pezzi della politica locale, all’opposizione fino a due anni fa.

Garofalo ha lasciato trasparire la sua amarezza per quello che vivrebbe come un tradimento da parte dei propri alleati politici, anche se non usa mai questo termine esplicitamente: “Io non ho mai detto no a una mia ricandidatura – ha aggiunto Garofalo – ma non sono mai stato ricontattato. Mi è stato solo detto che la coalizione aveva intenzione di candidare altri”.

La reazione di Santoro non si è fatta attendere, mostrando indignazione e stupore allo stesso tempo: “Le parole del sindaco – ha replicato – ci lasciano sgomenti. La compagine che dal marzo del 2022 indirizza e sostiene politicamente il sindaco Luigi Garofalo è rimasta vincolata alle riserve dello stesso per circa 6 mesi”.

“Solo nelle ultime settimane – ha aggiunto – stante il procrastinare di ogni eventuale decisione del sindaco, e ravvisando altresì una certa indifferenza e stanchezza nello stesso, la coalizione ha impresso un’accelerata al fine di costruire una proposta programmatica dinamica e concreta”.

“In questo contesto – ha concluso – si focalizza la mia disponibilità a candidarmi a sindaco ed è stato utile acquisire un certo favore e apprezzamento di molti amici e di cittadini”.

Nessun disinteresse, quindi, secondo il presidente del Consiglio comunale; al contrario, il sindaco sarebbe stato informato di ogni cosa passo dopo passo, lasciandogli lo spazio per decidere liberamente del proprio futuro politico: “Garofalo – ha precisato Santoro – è custode delle notevoli aperture che tutti noi abbiamo fatto verso la sua persona al fine di rimanere organico al gruppo, ma soprattutto attore e padre nobile di un rinnovato processo di crescita politico-culturale della nostra città. Questi i fatti”.

Stima e riconoscimento di un lavoro fatto con dedizione, quindi; eppure, il cambio di fronte stupisce, e la scelta dell’attuale sindaco è un abbandono che arriva come un fulmine a ciel sereno dopo che, nel marzo del 2022, la coalizione si era stretta intorno a Garofalo perché si formasse una nuova maggioranza e procedesse a ritirare le proprie dimissioni.

Le dimissioni erano arrivate durante la seduta del Consiglio in cui si sarebbe dovuto discutere della mozione di sfiducia firmata da ben 9 consiglieri, uno in più del necessario per la sua approvazione.

Dopo varie riunioni e incontri politici, Garofalo era tornato sui propri passi, dopo aver lasciato intendere che fosse possibile trovare uno spazio, dicendosi pronto al confronto per ricucire lo strappo avvenuto nell’assise comunale.

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