Approvazione definitiva dell’elenco dei terreni percorsi dagli incendi dal 2013 al 2018. Strumento fondamentale per la conservazione e tutela del patrimonio boschivo

CALASCIBETTA (EN) – Deliberazione della Giunta municipale per l’aggiornamento del “Catasto comunale degli incendi”, nel rispetto della Legge 353 del 21 novembre 2000, e contestuale approvazione definitiva dell’elenco dei terreni percorsi dagli incendi dal 2013 al 2018.
Nella proposta di delibera si evidenzia quanto previsto dalla legge quadro in materia d’incendi boschivi, la 353 del 2000, “finalizzata alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale.

Considerata anche l’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri numero 3.606 del 28 agosto 2007, “con la quale vengono impartite disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato d’emergenza per incendi”. Richiamato, inoltre, “quanto sancito dall’articolo 10, comma 1, della Legge 353 del 2000”, relativamente all’apposizione di “vincoli e prescrizioni su terreni percorsi dal fuoco, in funzione del tipo di copertura presente prima dell’incendio stesso”. In particolare, “le zone boscate e i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni”.

È “comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente”. In tutti “gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti”, deve “essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell’atto”. Nei comuni sprovvisti di Piano regolatore “è vietata per dieci anni ogni edificazione su area boscata percorsa dal fuoco”. è inoltre “vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate a insediamenti civili e attività produttive, fatti salvi i casi di cui detta realizzazione sia stata prevista in data precedente l’incendio dagli strumenti urbanistici vigenti in tale data”.

Vietate per cinque anni, su tali soprassuoli, “attività di rimboschimento e d’ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa” dal ministro dell’Ambiente o dalla Regione, “per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici”.

Vietati per dieci anni, “limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorse dal fuoco, il pascolo e la caccia”. Nella scheda riepilogativa allegata alla deliberazione spiccano diversi incendi di una certa entità, il primo nel 2016 in località “Gaspa La Torre – Diga Villarosa”, due a “Buonriposo” nel 2017.