Acr Messina, ecco perché è saltata la trattativa Sciotto-Mannino

Acr Messina, Serie C più lontana: ecco perché è saltata la trattativa Sciotto-Mannino

Antonino Lo Re

Acr Messina, Serie C più lontana: ecco perché è saltata la trattativa Sciotto-Mannino

Hermes Carbone  |
giovedì 15 Giugno 2023

A meno di clamorose sorprese la squadra peloritana non sarà iscritta al prossimo campionato di Serie C. Tutti i retroscena

L’Acr Messina non sarà iscritto al prossimo campionato di Serie C. Ad annunciarlo, in una nota diffusa alla stampa giovedì pomeriggio, è stato l’attuale presidente della società, Pietro Sciotto. Una decisione nata dal fallimento della trattativa che avrebbe dovuto condurre l’Acr nelle mani di Fabrizio Mannino.

Chi è Fabrizio Mannino

Mannino, siciliano di origini ma piemontese d’adozione, nel corso delle ultime settimane si era fatto avanti dichiarando il proprio interesse all’acquisto della principale società calcistica peloritana. A garanzia delle possibilità finanziare, il numero uno della Mannino Marine LLC aveva messo sul tavolo il proprio patrimonio acquisito nel corso di oltre vent’anni da expat tra Cina e Emirati Arabi. Gli investimenti in piattaforme di petrolio ma anche la creazione della Gavit Investments LTD, società di advising finanziaria facente base ad Hong Kong, erano serviti a rassicurare una piazza giallorossa ormai scottata da quindici anni di falsi profeti in cerca solo di notorietà.

Gli incontri con il sindaco di Messina Federico Basile

Tre gli incontri andati in scena tra Mannino e il sindaco di Messina Federico Basile, chiamato come garante tra le parti dal presidente dell’Acr Pietro Sciotto. Incontri per lo più interlocutori e alla ricerca di una dimostrazione di muscolarità che più di qualche dubbio aveva fatto sorgere anche al primo cittadino, chiamatosi fuori dai giochi nel corso dell’ultima settimana e sponsor di una interlocuzione diretta tra le parti. Mannino era già stato nel suo piccolo all’interno del mondo del calcio. Breve ma intensa la parentesi con il Torpedo Kutaisi, formazione del campionato georgiano della quale l’imprenditore è stato presidente in periodo pandemico riuscendo a salvarsi sul campo prima di cederne la proprietà alcuni mesi dopo l’acquisizione.

La trattativa

Sin dai primi incontri col numero uno di Palazzo Zanca, Mannino aveva più volte anteposto l’interesse per il bando relativo agli stadi alla possibilità di acquisizione del Messina. A sondare l’effettiva possibilità di acquisto da parte di Mannino ci ha pensato in un primo momento Basile, che ha confermato di voler far passare il bando per la gestione degli stadi attraverso il consiglio comunale: nessun affidamento diretto come richiesto dall’imprenditore palermitano, dunque. Il secondo step che, al momento, avrebbe fatto saltare il banco è arrivato dalla mancata presentazione delle necessarie garanzie a supporto dell’acquisizione della società, come richiesto dall’attuale presidente Sciotto. Le due diligence che nelle ultime due settimane hanno visto alcuni professionisti messinesi analizzare gli incartamenti, hanno prodotto un nulla di fatto. E da qui le precisazioni del numero uno dell’Acr sulla rinuncia all’iscrizione.

Il comunicato

“Dopo un primo contatto avvenuto lunedì scorso, due giorni fa il presidente Sciotto si è confrontato con i rappresentanti del signor Mannino, impossibilitato ad essere presente per un improvviso improrogabile impegno a Palermo. Nello spirito della massima collaborazione, il presidente Pietro Sciotto ha esaminato una bozza di massima, scritta a penna, che prevedeva gli aspetti essenziali di un accordo mirato a concretizzare il passaggio di quote dell’Acr Messina, riservandosi di valutarla per dare una risposta ieri e chiedendo, alla parte potenzialmente acquirente, di esibire adeguate garanzie al documento preparato in bozza”, spiega Sciotto.

“Purtroppo, dopo l’ulteriore contatto avvenuto ieri, il signor Mannino non ha fornito alcuna garanzia e non ha sottoscritto alcun accordo, neppure preliminare, nemmeno sulle proposte da lui formulate. Pertanto, la trattativa può considerarsi chiusa. Il presidente del Messina Pietro Sciotto, come affermato ripetutamente da tempo, e da ultimo lo scorso 24 maggio, con grande rammarico e dolore, non iscriverà la squadra al prossimo campionato”, conclude l’imprenditore impegnato nel settore dell’automotive tra Messina e provincia.

E’ davvero finita?

Il tempo stringe e le scadenze incombono per la società messinese, che entro il prossimo 20 giugno dovrebbe completare il versamento dell’ultimo trimestre di stipendi e contributi, della tassa d’iscrizione e produrre la fideiussione a garanzia dei successivi esborsi per potersi iscrivere regolarmente alla prossima Lega Pro. Ma un comunicato che non è escluso possa rientrare nel gioco delle parti, con Sciotto che dopo settimane di silenzio prova il tutto per tutto per mettere ulteriormente pressione a chi il Messina vorrebbe acquistarlo davvero. Stavolta in zona cesarini.

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