Caldo torrido e soggetti fragili, ecco come comportarsi - QdS

“Caldo torrido e farmaci ai soggetti fragili, valuti sempre il medico, caso per caso”

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“Caldo torrido e farmaci ai soggetti fragili, valuti sempre il medico, caso per caso”

Angela Ganci  |
mercoledì 02 Agosto 2023

L'intervista a Renato Valenti, Direttore UOC Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza ospedale Umberto I (En).

Quella del 2023 sarà ricordata certamente come l’estate del caldo torrido che ha flagellato l’Italia, in particolare la nostra Isola anche con punte di 45 gradi. Incendi devastanti, blackout elettrici sono costati la vita ad almeno cinque persone al Sud ed hanno causato disagi e danni ingenti che hanno costretto il governo nazionale a deliberare lo stato di emergenza nazionale.

E tra gli interventi a salvaguardia della salute, in particolare delle fasce più anziane, è assolutamente importante ricordare la costituzione del cosiddetto “codice calore”, istituito il 17 luglio scorso dal ministero della Salute, che si costituisce quale percorso assistenziale rivolto alle Regioni per prevenire, con precise raccomandazioni, gli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione.

Di cosa si tratta nello specifico? Come fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute, con tutte le conseguenze sulla salute che si protraggono anche a fronte dell’abbassamento repentino delle temperature in vigore dallo scorso mercoledì? Ne abbiamo parlato con uno specialista del settore, Renato Valenti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Mcau (Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza) dell’ospedale Umberto I di Enna.

Dottor Valenti, quali le caratteristiche distintive del caldo afoso e quali le misure di contrasto?

“Il caldo afoso indubbiamente è un nemico della salute, portando a sintomi tipici come nausea e vomito, crampi e cefalea, accelerazione del battito cardiaco e della respirazione; per una difesa efficace, in casa, è utile fare docce tiepide o lavare viso e braccia con acqua fresca, indossando indumenti preferibilmente di lino o cotone. Ovviamente è opportuno non uscire nelle ore più calde, bevendo moltissima acqua per riequilibrare i sali minerali persi con la sudorazione”.

Può darci consigli sui farmaci ai soggetti fragili e su come difendersi nelle ore più calde?

“Non esistono ricette precise anche perché ricordiamo che, se la pressione tende ad abbassarsi in questo periodo, ridurre l’introduzione di farmaci antipertensivi può anche essere un rischio. Bisogna valutare caso per caso e rivolgersi sempre al proprio medico curante”.

Codice calore nei pronto soccorso, cosa comporta e a chi è rivolto?

“Istituito dal Ministero il codice calore è rivolto soprattutto agli anziani e ai lavoratori esposti al sole nei periodi più caldi della giornata. Ciò comporta una maggiore attenzione organizzativa, da parte di medici e infermieri, a tutti quei soggetti più fragili che possono presentare sintomi lievi che celano invece gravi problemi di disidratazione. Indubbiamente queste emergenze estive si sommano alle già note emergenze sanitarie del sovraffollamento e della carenza di personale determinando pesanti strascichi futuri sul sistema sanitario con cui dovremo scontrarci. Per concludere, mi sento di dire, niente di nuovo sotto il sole”.

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