Caltanissetta, la chiesa Madonna dell’Assunta riapre le porte - QdS

Caltanissetta, la chiesa Madonna dell’Assunta riapre le porte

Annalisa Giunta

Caltanissetta, la chiesa Madonna dell’Assunta riapre le porte

sabato 30 Marzo 2024

Il sito, che rientra nel patrimonio immobiliare del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno, dopo l’interdizione del 2015 per inflitrazioni d’acqua torna a essere un luogo di preghiera accessibile

CALTANISSETTA – Riaperta al culto la chiesa della Madonna dell’Assunta, sita all’interno dell’ex ospedale Vittorio Emanuele di viale Regina Margherita, e rientrante nel patrimonio immobiliare del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno.

La cappella è rimasta chiusa per quasi un decennio

L’accesso alla chiesa era stato interdetto nel 2015 a causa di gravi danni causati da infiltrazioni di acqua piovana provenienti dal tetto che hanno fortemente compromesso la staticità del controsoffitto e del solaio della navata centrale e le volte degli altari laterali. Da quel momento la cappella è rimasta chiusa per quasi un decennio in attesa del completamento degli interventi indispensabili per riaprirla in sicurezza. Apertura avvenuta nei giorni scorsi in maniera solenne.

A presiedere la prima celebrazione eucaristica è stato il vescovo monsignore Mario Russotto alla presenza della autorità civili e militari. Una rinascita spirituale per la Diocesi nissena ma anche il recupero un importante patrimonio artistico e storico della città. Annessa all’ex convento dei Cappuccini la chiesa fu edificata tra il 1580 e il 1587 per volontà della contessa Aloisia De Luna e Vega che volle essere sepolta proprio in questo luogo assieme al figlio Francesco Moncada. La chiesa fu arricchita dalle opere d’arte realizzate dai frati che abitavano in convento, un luogo in ci si praticavano le preghiere e lo studio grazia alla presenza di una preziosa biblioteca oggi ospitata nella biblioteca comunale “Scarabelli”.

In questo luogo San Michele Arcangelo, patrono della città, apparve a Fra Giarratana risparmiando Caltanissetta dalla peste. Ampliata nel corso del XVIII secolo la chiesa fu inglobata nel nosocomio che sorse nel luogo del convento dei Cappuccini nella seconda metà dell’800 subendo così radicali trasformazioni. All’interno della chiesa, originariamente intitolata all’Immacolata Concezione, si conservano un prezioso reliquiario ligneo alle spalle dell’altare maggiore, una Dormitio Virginis in cera e un crocifisso del XVIII secolo.

Molte opere pittoriche riconducibili a Fra Felice da Sambuca e a padre Fedele da San Biagio Platani sono oggi conservate nelle sale del museo Diocesano. Una chiesa che ritorna ad essere aperta al culto e ad essere ammirata in tutta la sua bellezza grazie all’impulso nell’ultimo anno del prefetto Chiara Armenia e alla sinergia tra le diverse istituzioni coinvolte.

Il Prefetto, nell’esprimere grande apprezzamento per l’efficace opera di collaborazione, rivelatasi indispensabile per superare le diverse criticità che finora avevano ostacolato la riapertura del sito, ha sottolineato come l’impegno della prefettura a restituire all’esercizio del culto la piccola chiesa dell’Assunta si inserisce nell’ambito di una rinnovata e costante azione finalizzata alla tutela e alla conservazione del patrimonio architettonico dei molteplici edifici sacri insistenti nella provincia di Caltanissetta molti dei quali annoverati tra i beni del richiamato Fondo edifici di culto.

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