Caltanisetta, tutti uniti per l’Antenna Rai manufatto da salvaguardare - QdS

Caltanisetta, tutti uniti per l’Antenna Rai manufatto da salvaguardare

Annalisa Giunta

Caltanisetta, tutti uniti per l’Antenna Rai manufatto da salvaguardare

mercoledì 22 Dicembre 2021

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale si è riunito per discutere sul tema dopo lo stop all’abbattimento. L’intenzione sembra chiara: tutelare quello che ormai è diventato un simbolo per la città

CALTANISSETTA – Un coro unanime per salvare uno dei simboli della città quello emerso in seno alla seduta aperta del Consiglio comunale convocata in merito alla questione dell’antenna della collina Sant’Anna che Rai Way aveva intenzione di abbattere ma che – al momento – sembrerebbe essere stato scongiurato.

Sulla questione il Consiglio comunale era già intervenuto nelle scorse settimane approvando all’unanimità una mozione con la quale si invitava l’Amministrazione a prendere contatto con Ray Way per manifestare l’interesse all’acquisizione dell’antenna, anche con l’aiuto e il supporto di privati. Il Consiglio aveva anche chiesto alla Giunta Gambino di sospendere, con procedura di urgenza, ogni provvedimento di autorizzazione, concessione e permesso di interventi di ogni tipo sull’antenna, in attesa che la stessa Amministrazione Comunale si impegnasse a trovare una soluzione al mantenimento dell’antenna. Tra le proposte avanzate in Aula, anche quella di procedere all’impugnazione della sentenza del Tar.

Unanime la volontà nel corso della seduta del 13 dicembre scorso di trasformare l’antenna Rai in un’opportunità per il territorio come emerso dalle istituzioni presenti. In occasione del Civico consesso sono intervenuti rappresentanti politici e istituzionali, delle associazioni ambientaliste, dei residenti e della società civile, tra cui la soprintendente dei Beni culturali Daniela Vullo, l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà (da remoto); i deputati regionali Michele Mancuso e Nuccio Di Paola (da remoto); i parlamentari nazionali Alessandro Pagano, Dedalo Pignatone, Pietro Lorefice (da remoto).

Confermata la volontà, come rassicurato dal soprintendente Daniela Vullo, del Governo regionale e dall’Assessorato di tutelare l’antenna in quanto bene culturale dal notevole valore identitario e storico. Dagli accertamenti tecnici e dalle indagini condotte sembrerebbe inoltre smentito qualsiasi problema di stabilità dell’impianto e confermato lo stato complessivo di buona salute dell’Antenna che però richiede urgenti interventi di manutenzione che il Dipartimento dei Beni culturali sta provvedendo a finanziare e mettere in opera celermente.

La soprintendente Vullo, inoltre, ha duramente attaccato le Associazioni ambientaliste per le loro diffide e denunce notificate al suo ufficio, affermando la correttezza del proprio operato. Legambiente e Wwf Sicilia Centrale, infatti, dopo aver appreso che l’Amministrazione comunale avrebbe richiesto alla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali il parere per la Scia inoltrata da Rai Way Spa relativa alla demolizione hanno diffidato il Comune e la Soprintendenza, nota trasmessa anche alla Procura della Repubblica e al Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale. Nella diffida le due associazioni chiedevano di provvedere con urgenza al riesame amministrativo per l’annullamento d’ufficio e revoca in autotutela decisoria e sostitutiva, ex L. 241/1990 artt. 21-quinquies, 21-octies, 21-nonies e 29, di tutti gli eventuali pareri e o provvedimenti già posti in essere. Le due associazioni ambientaliste durante la seduta hanno ribadito che gli atti di diffida sono stati opportuni e necessari visto l’avallo formalmente rilasciato dalla Soprintendenza alla Scia di demolizione dell’Antenna presentata da Rai Way ad ottobre. Circa l’esistenza o meno del vincolo paesaggistico sull’area della collina Sant’Anna e sull’Antenna, le associazioni hanno invitato la Soprintendenza a una maggiore prudenza.

Lo stesso ministero dei Beni culturali, infatti, riscontrando – nei giorni scorsi – una diffida di Legambiente e Wwf, ha confermato che l’antenna Rai è sottoposta a un vincolo di tutela specifico grazie al Decreto dell’Assessore ai Beni culturali n. 7732 del 1995, mentre per l’area di contrada Sant’Anna vige anche il vincolo paesaggistico generale disposto dal Piano Paesaggistico provinciale del 2015.

Il dibattito in Consiglio comunale è poi proseguito con gli interventi della deputazione regionale e nazionale dalla quale sono giunte ampie rassicurazioni circa la disponibilità di risorse economiche per garantire la manutenzione del bene vista la piena condivisione bipartisan della necessità di tutelare l’Antenna Rai e conservarne le valenze storiche, tecnologiche ed identitarie unanimemente riconosciute.

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