Cambiamento climatico, donna pedala per protesta fino all'Egitto

Cambiamento climatico, donna pedala per protesta fino all’Egitto

Daniele D'Alessandro

Cambiamento climatico, donna pedala per protesta fino all’Egitto

Redazione  |
lunedì 14 Novembre 2022

Incredibile iniziativa da parte di un'attivista: la donna ha viaggiato in bici dalla Svezia fino all'Egitto per protestare contro il cambiamento climatico

Una pedalata lunga migliaia di chilometri che dalla Svezia lo ha condotto fino a Sharm el-Sheikh, dove si sta svolgendo la COP27. Questa la clamorosa protesta ideata dall’attivista Dorothee Hildebrandt per lanciare un messaggio: fermare il cambiamento climatico.

Il viaggio di Dorothee, in sella sua e-bike rosa, è durato più di quattro mesi: ha attraversato l’Europa e il Medio Oriente, fino a giungere a Sharm el- Sheikh.

L’obiettivo della Hildebrandt: fermare il cambiamento climatico

Hildebrandt con la sua iniziativa ha voluto sollecitare i leader mondiali riuniti alla conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima COP27 ad intraprendere iniziative concrete per fermare il cambiamento climatico. Le emissioni di gas serra continuano ad aumentare, con gli scienziati che invitano alla riduzione del 50% della quantità di gas che intrappolano il calore entro il 2030, per poter raggiungere gli obiettivi di limitazione della temperatura dell’accordo di Parigi sul clima del 2015.

Un viaggio partito a luglio

E’ iniziato lo scorso 1 luglio il viaggio di Dorothee Hildebrandt: da lì in poi, ha attraversato circa 17 Paesi, percorrendo circa 8.830 chilometri, con una media di circa 80 km al giorno.

La 72enne ha aggiornato attraverso i suoi post su Facebook i suoi seguaci, ottendendo migliaia di visualizzazioni. La donna ha raccontato di aver incassato giudizi positivi e sostegno sia dai follower che da persone incontrate lungo la strada.

Non è stato, però, tutto rose e fiori, dato che l’attivista ha dovuto far fronte a diversi imprevisti durante il lungo viaggio.

Nella città costiera turca di Antalya la bici si è rotta, ma un gruppo di volontari l’ha aiutata a ripararla.

In Siria è stata costretta a noleggiare un taxi per attraversare parti del Paese devastate dal conflitto e ha dovuto farsi accompagnare da una guardia del corpo.

Nel Sinai, infine, le autorità locali, sempre per motivi legati alla sicurezza, le hanno impedito di andare in bicicletta dal porto di Nuweiba a Sharm El Sheikh.

Un’impresa clamorosa e, alla fine, portata a termine: la speranza è che l’iniziativa di Dorothee Hildebrandt possa davvero servire per spingere i paesi a tentare di fermare il cambiamento climatico.

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