Canicattì, scatta il pugno duro contro l’abbandono dei rifiuti - QdS

Canicattì, scatta il pugno duro contro l’abbandono dei rifiuti

Irene Milisenda

Canicattì, scatta il pugno duro contro l’abbandono dei rifiuti

giovedì 10 Novembre 2022

L’Amministrazione del sindaco Corbo ha inasprito i provvedimenti contro chi scarica l’immondizia lungo le strade comunali. Previsto, in caso di mancato pagamento della sanzione, il sequestro del mezzo

CANICATTÌ (AG) – Sempre più rifiuti abbandonati per strada, dalle periferie al centro cittadino. Telecamere di videosorveglianza, auto civette per scovare gli sporcaccioni e multe salate che molto spesso si rivelano poco incisive perché molti trasgressori non pagano. Adesso, per rendere più efficace la sanzione amministrativa, la Giunta comunale ha approvato una delibera che prevede il sequestro del mezzo che è stato utilizzato per il trasporto dell’immondizia.

“L’Amministrazione da me guidata – ha affermato il primo cittadino Vincenzo Corbo – ha intensificato le azioni volte al contrasto del fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti sul territorio comunale. Nel caso non sia stata pagata la sanzione pecuniaria entro la scadenza prevista, procederemo al sequestro cautelare e all’eventuale successiva confisca dei veicoli utilizzati per l’abbandono di rifiuti”.

I mezzi confiscati saranno poi alienati, assegnati o devoluti a soggetti pubblici, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Per effetto di questa delibera, dunque, la Polizia locale potrà sottoporre a sequestro cautelare le cose che possono formare oggetto di confisca. Tale provvedimento si applica alle violazioni delle norme che tutelano ambiente e igiene, mentre sarà applicata a tutti gli altri campi alla terza violazione definitivamente non estinta.

“Le azioni dirette al contrasto di questo fenomeno odioso e inaccettabile – ha affermato l’assessore alla Polizia municipale, Alberto Tedesco – continueranno e saranno intensificate. Chi si macchia di questo atto ignobile che, oltre a offendere la città distrugge il territorio in cui viviamo, sarà sanzionato e, nei casi previsti dalla normativa vigente, immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento”.

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