Canicattini Bagni, la Corte dei Conti sblocca il Piano di riequilibrio - QdS

Canicattini Bagni, la Corte dei Conti sblocca il Piano di riequilibrio

Luigi Solarino

Canicattini Bagni, la Corte dei Conti sblocca il Piano di riequilibrio

giovedì 25 Aprile 2024

I magistrati hanno annunciato l’esito positivo della discussione al sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta. Il disavanzo di circa 2 mln di euro potrà essere spalmato nei prossimi 10 anni

CANICATTINI BAGNI – Via libera della Corte dei Conti al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale di Canicattini Bagni. I magistrati della Corte, al termine della camera di consiglio, hanno approvato il Piano dandone comunicazione al sindaco Paolo Amenta. Lo strumento di riequilibrio finanziario era stato votato nel marzo dello scorso anno dal Consiglio comunale con i voti favorevoli degli otto Consiglieri di maggioranza e i quattro contrari dei consiglieri di opposizione. I giudici della Corte si sono pronunciati dopo aver sentito il sindaco Amenta, accompagnato dall’assessore al Bilancio e ai tributi, Marilena Miceli, dalla dirigente dei Servizi finanziari del Comune, Daniela Laura Magliocco, e dal Dott. Mineo e dal presidente Traina del Collegio dei revisori dei conti per il supporto tecnico.

Ok al Piano di Riequilibrio di Canicattini Bagni

Il Piano di Riequilibrio, sottoposto al vaglio della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti nonché alla Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti locali e al Mef, frutto di un lavoro sinergico tra gli uffici finanziari del Comune e il Collegio dei revisori dei conti, si è reso necessario al fine di spalmare, nei prossimi 10 anni, il disavanzo d’amministrazione accumulatosi negli anni recenti non per debiti o spese folli, ma per crediti, ovvero i tributi per coprire i costi dei servizi essenziali come previsto dal federalismo fiscale. Un disavanzo di 2.070.599,64 euro che si traduce, soprattutto in accantonamenti obbligatori in bilancio nel fondo di garanzia Fcde, Fondo crediti di dubbia esigibilità, che costringe i Comuni a fare ricorso ad anticipazioni di Tesoreria per coprire i costi dei servizi essenziali da erogare ai cittadini, con il conseguente ulteriore aggravio di interessi che appesantiscono gli Enti.

“Siamo più che soddisfatti di questo risultato – hanno detto il sindaco Paolo Amenta e l’assessore al Bilancio Marilena Miceli – che ci permette con serenità di andare avanti nella realizzazione della programmazione amministrativa che ci siamo dati per la funzionalità dell’Ente, garantire i servizi essenziali ai cittadini, far crescere la città e migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.

“Il Piano, lo ricordiamo, si era reso necessario per risolvere e venire fuori dalle problematiche finanziarie che stanno, purtroppo, coinvolgendo la quasi totalità dei Comuni siciliani, nonostante il Comune di Canicattini Bagni – proseguono i due amministratori – non sia strutturalmente deficitario e presenta tutti i conti a posto e nessun debito, come attestato dagli stessi revisori dei conti, a testimonianza dell’oculatezza e responsabilità con cui è stato amministrato l’Ente sia nell’attuale legislatura che nella passata”.

“Questa decisone della Corte dei Conti – concludono Amenta e Miceli – , ci permetterà di migliorare gli standard qualitativi dei servizi e la capacità di finanza locale della città e quindi della riscossione dei tributi”. Si tratta di un problema che coinvolge tutti i 391 Comuni siciliani, come più volte evidenziato dal Sindaco Paolo Amenta, nel suo ruolo anche di Presidente regionale di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Sicilia, che sta portando oltre un centinaio di Comuni dell’Isola sulla strada del dissesto finanziario.

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