Caos tassa di soggiorno: a Sciacca rischio stangata - QdS

Caos tassa di soggiorno: a Sciacca rischio stangata

Pietro Vultaggio

Caos tassa di soggiorno: a Sciacca rischio stangata

martedì 08 Novembre 2022

Gli uffici finanziari del Comune dichiarano una irregolarità nelle entrate derivanti dall’imposta, che dovrebbero essere maggiori. All’appello mancherebbero infatti diverse strutture extralberghiere

SCIACCA (AG) – Gli uffici finanziari del Comune di Sciacca dichiarano una irregolarità nelle entrate derivanti dall’imposta di soggiorno, che dovrebbero essere maggiori rispetto ad un milione di euro circa di incasso.

All’appello mancherebbero diverse strutture extralberghiere: “Occorre evidenziare – spiega Francesco Sabella, assessore ai Tributi di Sciacca – che recentemente, da una verifica effettuata dall’amministrazione con la collaborazione degli uffici, interrogando i maggiori portali web di strutture ricettive operanti nel Comune di Sciacca, sono emerse delle incongruenze tra il numero delle strutture ricettive censite e risultanti negli archivi del Comune con quelle emergenti. Siamo pronti ad accertare le inadempienze ed a procedere per far pagare chi fino ad oggi non lo ha fatto”.

Sabella, inoltre, sottolinea anche che da luglio 2022 c’è un ulteriore strumento dell’Assessorato regionale del turismo che va in aiuto alle amministrazioni: “Al fine di semplificare i controlli da parte delle autorità competenti, è stato istituito il codice identificativo regionale (Cir).

Il codice è attribuito dal sistema di gestione dei flussi turistici ‘Turist@t’, istituito con Decreto 25 luglio 2014 dell’assessorato regionale al turismo, sport e spettacolo (pubblicato in G.U.R.S. n. 32 Parte I – 08/08/2014). In pratica, i gestori, i titolari e/o legali rappresentati delle strutture ricettive già esistenti e quelli di nuova istituzione, fermo restando quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia di pubblica sicurezza, sono tenuti a inviare, mediante la sezione appositamente istituita, la richiesta per l’ottenimento del codice Cir.

In questo modo i soggetti titolari delle strutture ricettive e i soggetti che concedono in locazione per uso turistico, nonché i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici o siti web, relativi alle strutture, sono tenuti a pubblicare, per ciascuna di esse, il codice Cir nelle comunicazioni inerenti la pubblicità, la promozione, la commercializzazione e la prenotazione, sia che avvenga con scritti o stampati o supporti digitali o via web o con qualsiasi altro mezzo utilizzato, così come in quelle inerenti la prenotazione e la vendita”.

Con nota circolare dell’assessorato del turismo n. 31913 del 26 settembre 2022 sono stata pubblicate le linee di indirizzo e le istruzioni per il rilascio del Cir, inoltre con nota recente del 17/10/2022 è stato posticipato il termine, inizialmente fissato al 31 ottobre, al 31 dicembre 2022-

“Da quando il Cir è stato introdotto – conclude Sabella -, sono diverse le strutture che si sono auto-dichiarate e il dato è in continuo aggiornamento. Pertanto l’introduzione dell’obbligatorietà , appresa positivamente dall’ Amministrazione Comunale, farà sì che ci possa essere un maggior allineamento dei dati, e che si possa auspicare un maggiore controllo delle strutture che non adempiono al versamento della tassa di soggiorno”.

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