Carburanti, primi ribassi. Calabrese: "Positivo, ma noi attenti" - QdS

Carburanti, primi ribassi dopo settimane di rincari. Calabrese (Figisc): “Positivo, ma Governo ci ha danneggiati”

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Carburanti, primi ribassi dopo settimane di rincari. Calabrese (Figisc): “Positivo, ma Governo ci ha danneggiati”

Giuliano Spina  |
mercoledì 01 Novembre 2023

"Il ribasso dei prezzi dei carburanti è positivo, ma contro distributori sanzioni assurde", commenta Ivan Calabrese di Figisc Catania.

“Quando il prezzo del carburante si abbassa è positivo perché noi aumentiamo l’erogato e la gente è più invogliata a spostarsi e a muoversi. Noi guadagniamo in base ai litri venduti e il prezzo si è abbassato di 10-15 centesimi. Questo sta portando benefici per tutti”. Commenta così l’andamento dei prezzi della benzina nell’ultimo mese il presidente della Figisc di Catania, Ivan Calabrese, intervenuto al Qds.it.

Una vera e propria quiete dopo la tempesta sia per i gestori degli impianti di distribuzione di carburante che per i consumatori, in particolare dopo gli aumenti di circa un anno fa causati dall’aumento delle accise e dal caro energia, provocato a sua volta dal conflitto russo-ucraino. Da allora si è passati dallo sciopero tra il 24 e il 26 gennaio per protesta contro l’obbligo per i gestori di esposizione del cartellone con i prezzi medi ai recenti ribassi.

“Più capitale impiegato e sanzioni assurde”

Lo stesso Calabrese sottolinea come sia stato affrontato il continuo oscillare dei prezzi nei mesi precedenti e come l’introduzione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio nel cartello abbia messo in difficoltà i gestori.

“Ci siamo trovati in difficoltà anche noi come i consumatori – prosegue Calabrese -, perché con il mancato rinnovo dello sconto sulle accise abbiamo dovuto impiegare più capitale per acquistare le stesse quantità di prodotto, esattamente come il cliente finale”.

“Governo Meloni ha aggravato situazione”

Il Governo Conte, dati gli aumenti causati dalla guerra, decise di sospendere l’Iva sul carburante per aiutare gli automobilisti. Oggi il Governo Meloni per pulirsi un po’ la faccia dopo la riemissione delle accise ha pensato di applicare l’obbligo del cartello che esponeva il prezzo medio”, aggiunge Calabrese. Tutto questo “ha aggravato la situazione perché il prezzo stava scendendo e i gestori si sono sentiti in obbligo di avvicinarsi a questo prezzo medio, con conseguenti aumenti di un centesimo al giorno”.

Secondo Calabrese tale situazione può paragonarsi a quella di “un gatto che si mordeva la coda, anche perché il cliente non avrebbe nulla di guadagnarci. Osservando un prezzo medio inferiore al mio di vendita, non può pretendere che gli si venga venduto il carburante al prezzo medio. Nei confronti di noi gestori è stato fatto un impianto sanzionatorio assurdo, con verbali e chiusure in caso di mancato aggiornamento del prezzo medio”.

“Attenti alla guerra tra Palestina e Israele”

I pericoli però sono sempre dietro l’angolo. L’attuale e feroce conflitto tra Israele e Palestina potrebbe infatti portare gli Stati Uniti a rivedere le proprie posizioni sulle sanzioni all’Iran.

“Ogni compagnia applica il suo prezzo, anche perché oggi ci sono diversi privati sul mercato. L’unico pericolo è che gli Stati Uniti, con la guerra tra Palestina e Israele, dopo aver tolto le sanzioni all’Iran per abbassare il prodotto del greggio possano ripristinarle, con i Paesi arabi spinti ad aumentare il prezzo del petrolio”, conclude Calabrese.

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