Caritas, inaugurato il nuovo ambulatorio dell’Help center - QdS

Caritas, inaugurato il nuovo ambulatorio dell’Help center

redazione

Caritas, inaugurato il nuovo ambulatorio dell’Help center

Melania Tanteri  |
martedì 27 Febbraio 2024

CATANIA – “Un luogo, purtroppo, fondamentale per la città. Un luogo che non dovrebbe neanche esistere, ma che fortunatamente c’è”. A parlare è don Nuccio Puglisi, direttore della Caritas diocesana di Catania in occasione dell’inaugurazione, sabato scorso, del nuovo ambulatorio all’interno dell’Help center nei locali concessi in comodato d’uso gratuito da Rete Ferroviaria Italiana SpA al Comune di Catania e ristrutturati grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.

“L’ambulatorio sanitario – ha affermato l’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna nel corso dell’inaugurazione – armonicamente inserito all’interno di una struttura come l’Help Center, che già da anni si occupa di offrire accoglienza, ascolto, ristoro e sostentamento ai più bisognosi, costituisce un tassello importante, in continuità con la luminosa visione della speranza cristiana, che non si limita alla guarigione e al bene dell’anima, ma anche al corpo. Il traguardo che taglia oggi l’Help center è quello di mettere in atto la parabola sempre attuale del ‘buon samaritano’. E questo potrà agevolare altri altri passi avanti e chissà se non si aprano nuove prospettive”.

Spazi più ampi per il nuovo ambulatorio

Il servizio, attivo già dal 2026, potrà dunque contare su spazi più ampi e su un numero maggiore di personale: un’esigenza nata in seguito a un’attenta valutazione dei bisogni evidenziati dal Centro di Ascolto che negli ultimi anni ha registrato numeri di rilievo – circa 600 gli interventi tra visite e somministrazioni di farmaci nel triennio 2021/2023 – e quindi l’esigenza di realizzare un luogo maggiormente adeguato alle richieste e all’azione dei medici volontari. “Il locale è stato adeguato alle esigenze: è molto più spazioso e attrezzato per un’attività che prova a rispondere a un bisogno di salute essenziale di cui molti indigenti soffrono per le patologie anche più semplici ma comuni – ha spiegato il responsabile Salvo Guarnera. Abbiamo visto crescere negli anni questi bisogni parallelamente alla povertà e quindi la difficoltà di accesso ai servizi sanitari”.

Si rivolge ai tanti soggetti fragili

Il servizio prezioso si rivolge ai tanti soggetti fragili che anche per scarsità di informazioni, per difficoltà a orientarsi nel sistema burocratico o per la mancanza di documenti non riescono ad accedere ai servizi sanitari locali o agli esami specialistici. “L’ambulatorio sanitario si offre come prima possibilità di intervento ma anche creare contatto con centri più specialistici. Il problema è che i nostri assistiti hanno enormi difficoltà ad accedere certi diritti”.

Una pagina di solidarietà che, evidenzia ancora direttore, don Puglisi, che racconterà “un giorno la storia di un piccolo ambulatorio sanitario, per piccoli e quotidiani interventi medicali di routine, dove medici generosi si misero al servizio di tanti assistiti, e questi nostri fratelli poterono incontrare una forma di amore ulteriore, che arrivasse all’anima attraverso la cura del corpo”.

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