Caro voli, a Pasqua una nuova stangata per la Sicilia

Caro voli, a Pasqua una nuova stangata per la Sicilia: ecco perché gli sconti non bastano

Antonino Lo Re

Caro voli, a Pasqua una nuova stangata per la Sicilia: ecco perché gli sconti non bastano

Giuliano Spina  |
lunedì 19 Febbraio 2024

Le dichiarazioni del segretario regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, Mario Intilisano, intervenuto al QdS.it

“Da qui a Pasqua la situazione non cambierà molto rispetto a quella del Natale. Ci sarà un aumento dei prezzi leggermente più basso. Le manovre da parte della Regione sono di rimborso, perché l’offerta non è aumentata. La Regione per un anno si è impegnata a rimborsare ai cittadini con determinate condizioni parte del prezzo del volo, ma questo non fa abbassare il prezzo del volo”. Così il segretario regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, Mario Intilisano, intervenuto al QdS.it, commenta l’andamento attuale dei prezzi per i biglietti aerei in vista delle prossime festività pasquali. La questione di recente ha fatto parlare di nuovo di sé soprattutto dopo le dichiarazioni del Codacons, che ha proposto al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sotto forma di appello di cancellare l’addizionale municipale dal costo dei biglietti.

Caro voli, problemi di quantità di voli e compagnie

I problemi in termini di quantità di voli e di compagnie non mancano, in quanto “l’offerta è più bassa – prosegue Intilisano – rispetto alla domanda. Ci vogliono più voli e più concorrenza. Purtroppo questo è un problema globale perché le compagnie aeree sono diminuite di parecchio e quindi è diminuita la concorrenza. In Italia le compagnie che operano sui voli saranno 5 o 6, non di più. Il volo nazionale è caro, quello internazionale non è così caro, perché la domanda è leggermente diversa e l’offerta è più ampia. Nei voli nazionali la mancanza di concorrenza si fa comunque sentire”.

“Togliere l’addizionale municipale non basta”

Alcune compagnie, come Ryanair, di concerto con i gestori degli scali fanno in modo di combattere anche invitando le regioni a togliere l’addizionale municipale, ma questo non basta.

“La soluzione – conclude Intilisano – è strutturale, perché l’addizionale comunale va ai Comuni che gestiscono l’aeroporto per ripagarsi dai costi indiretti, quindi maggior traffico, maggior inquinamento e tanto altro. Anche il carburante per gli aerei è diminuito di prezzo nell’ultimo periodo e i prezzi non ne hanno risentito. Sicuramente c’è una speculazione o legge di mercato che porta a un mancato interesse ad abbassare i prezzi data la mancanza di concorrenza. Si preferisce invece guadagnare di più. A Catania se la Sac aumenta i voli internazionali non cambierà il caro voli in Sicilia, se invece aumenta i voli nazionali il caro voli in Sicilia diminuisce. L’aeroporto di Catania ha la capacità di gestire un numero di voli elevato”.

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