Casa cantoniera Bronte, sì al recupero - QdS

Casa cantoniera Bronte, sì al recupero

redazione

Casa cantoniera Bronte, sì al recupero

Salvatore Rocca  |
venerdì 12 Gennaio 2024

La rassicurazione di Anas: “Approvato il progetto, presto i lavori”. Nei giorni scorsi il sindaco Pino Firrarello aveva auspicato il ripristino della struttura

BRONTE – Sarà recuperata e rimessa a nuovo la Casa cantoniera dell’Anas presente su via Messina, al chilometro 17,700 della Strada Statale 284 a Bronte, in provincia di Catania, che da tempo versa in evidenti condizioni di degrado.

Ad assicurarlo, al Quotidiano di Sicilia, è la stessa società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. “Di recente, Anas ha approvato il progetto di ristrutturazione della Casa cantoniera e, a breve, partiranno i lavori”, ha precisato in via ufficiale Anas.

Il caso dell’edificio abbandonato era stato sollevato recentemente dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, il quale nei giorni scorsi aveva denunciato pubblicamente le precarie condizioni della struttura.

Il sindaco Firrarello: “A guardarlo dall’esterno sembra un vecchio deposito abbandonato”

“A guardarlo dall’esterno sembra un vecchio deposito abbandonato che solo miracolosamente non è stato aggredito dai vandali”, aveva ribadito il primo cittadino attraverso una nota.

“Si riconosce che è una Casa cantoniera perché in alcune parti dell’edificio resistono tracce della facciata con il tipico colore rosso pompeiano e perché uno dei cartelli, essendo rimasto fortunatamente integro, può ancora ricordare il nome del proprietario e lo scopo dell’immobile. Per il resto chi lo guarda difficilmente si rende conto di cosa si tratti”, aveva rimarcato ancora Firrarello nel suo intervento.

Secondo quanto ribadito dal sindaco di Bronte, “attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico” Anas potrebbe “promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socioeconomici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed incentivando un turismo diffuso di qualità”.

Per vedere l’immobile di proprietà demaniale dell’Anas tornare al suo utilizzo originario servirà, quindi attendere solo del tempo. Le Case cantoniere di Anas rappresentano, da decenni, un simbolo della presenza dell’Azienda nazionale autonoma delle Strade Statali lungo le principali arterie del Paese.

La storia delle Case cantorniere

La storia di queste strutture viene fatta risalire all’istituzione della figura del “cantoniere” attraverso il Regio decreto del re di Sardegna, Carlo Felice, del 13 aprile 1830, al quale era stato affidato il compiuto di controllare un “cantone” di strada. Per questo motivo, la sua casa doveva essere posizionata lungo i margini del cantone di competenza.

La Casa cantoniera di Bronte, in particolare, oltre a costituire un potenziale biglietto da visita per la città etnea, viene considerato dai residenti un edificio di importanza storica. Attraverso un cartello informa dell’altitudine della località, posizionata a 790 metri sul livello del mare.

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