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Cassa in salute, i numeri di previdenza dei Commercialisti: in Sicilia redditi inferiori alla media

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Cassa in salute, i numeri di previdenza dei Commercialisti: in Sicilia redditi inferiori alla media

Antonio Giordano  |
giovedì 23 Novembre 2023

Il reddito medio si attesta su 41mila euro, ma resta più basso rispetto la media nazionale. Cresce il numero dei professionisti.

Un patrimonio di 11 miliardi, sostenibilità per i prossimi 50 anni. Gode di buona salute la Cassa pensioni dei Dottori Commercialisti. Questo il messaggio che il presidente dell’ente, Stefano Distilli, porterà agli iscritti riuniti a Siracusa per un appuntamento della XI edizione di “Previdenza in tour”, un’occasione per fare il punto sui 20 anni di applicazione della riforma del sistema previdenziale.

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I numeri in Sicilia

Ad oggi sono 4.089 gli iscritti siciliani alla Cassa Dottori Commercialisti, ovvero il 5,7% del totale dei professionisti italiani associati all’Ente di previdenza e assistenza di categoria. Tra il 2021 e il 2022, si è registrata una crescita del’ 1% in linea con il dato regionale e nazionale. Mentre i giovani under 40 rappresentano il 18,5% della platea, una percentuale inferiore al dato italiano (21,1%). Le donne sono, invece, il 29% del totale, un valore inferiore a quello nazionale (33,3%).

Per quanto riguarda i redditi e i volumi d’affari dichiarati nel 2022 in riferimento al 2021, l’andamento per i Dottori Commercialisti siciliani è in crescita rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, il reddito medio si attesta a oltre 41mila euro rispetto ai quasi 37mila dell’anno precedente (+13,1%) e un volume d’affari che ha raggiunto oltre 64mila euro rispetto ai quasi 57mila euro dichiarati nel 2021 (+13,7%). Nel corso del 2022, per i professionisti siciliani, la Cassa Dottori Commercialisti ha erogato contributi di assistenza ordinaria per un totale di oltre un milione di euro.

Per quel che riguarda il focus specifico di Siracusa, questo si attesta con una incidenza femminile si attesta al 27,8% tra i 360 dottori commercialisti iscritti, un valore inferiore sia al dato siciliano (29%) sia a quello italiano (33,3%). La presenza di under 40 è inferiore al valore percentuale nazionale e si attesta al 19%. Crescono i redditi medi dichiarati nel 2022 in riferimento al 2021 dagli associati della provincia di Siracusa, pari a oltre 38 mila euro, in aumento del 4,6% rispetto al 2021. Si conferma un incremento anche per i volumi d’affari medi dichiarati nel 2022 in riferimento al 2021, che hanno superato i 53 mila euro (+6,9%). Nel corso del 2022, per i professionisti siracusani, la Cassa Dottori Commercialisti ha erogato contributi di assistenza ordinaria per un totale di oltre 121 mila euro.

Una riforma elaborata per tempo

Nei primi anni 2000 la governance della Cassa iniziò ad interrogarsi sulla necessità di introdurre modifiche al proprio sistema previdenziale per garantirne la sostenibilità prospettica. Una serie di analisi condussero a varare a fine 2003 una riforma che prevedeva, tra l’altro, una riduzione delle prestazioni attese e un incremento dei contributi.

“Nonostante le proiezioni attuariali elaborate in linea con quanto richiesto dalla normativa allora vigente (su un orizzonte di 15 anni) evidenziassero una situazione di equilibrio, una crescita consistente degli associati, un rapporto di circa 10 iscritti per ogni pensionato e un patrimonio in progressiva crescita”, spiega Distilli, “a venti anni da questa riforma, possiamo affermare, anche rispetto alle verifiche biennali di sostenibilità, che quello fu proprio il momento giusto per correggere la rotta e per avviare un percorso virtuoso di equilibrio attuariale e finanziario”.

Allo stesso tempo, spiega ancora il presidente “per coniugare il più possibile il concetto di sostenibilità attuariale con quello di equità intergenerazionale, il sistema previdenziale è stato progressivamente integrato con misure in grado di non alterare l’attuale processo di progressiva ricapitalizzazione e di migliorare le prestazioni. In un’ottica di costante monitoraggio del sistema, oltre alle analisi attuariali svolte ogni due anni, è opportuno verificare progressivamente il concatenarsi dei molteplici fattori (endogeni ed esogeni al sistema stesso) e delle variabili (demografiche, socio-economiche, finanziarie, geopolitiche, ecc.) in grado di influenzarne l’evoluzione”.

“Strumenti indispensabili, in prospettiva, per individuare, nel caso, il momento giusto per intervenire tempestivamente e per preservare gli equilibri prospettici”. “A oggi”, aggiunge, “possiamo dire che la cassa è in sicurezza avendo un patrimonio di 11 miliardi di euro e una sostenibilità proiettata su 50 anni”. Il nostro obiettivo, continua ancora il presidente, “è ascoltare i territori, ecco spiegato il nostro tour che tocca città diverse”.

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