Catania, 3-0 al Canicattì e +10 sul Lamezia. Le pagelle - QdS

Catania, 3-0 al Canicattì e +10 sul Lamezia. Le pagelle dei rossazzurri

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Catania, 3-0 al Canicattì e +10 sul Lamezia. Le pagelle dei rossazzurri

Simone Vicino  |
domenica 13 Novembre 2022

l Catania batte 3-0 il Canicattì in un incontro valido per l’undicesima giornata dal campionato di Serie D – Girone I. Rete di Rizzo e doppietta di Jefferson. Le pagelle.

Il Catania batte 3-0 il Canicattì in un incontro valido per l’undicesima giornata dal campionato di Serie D – Girone I. Rete di Rizzo e doppietta di Jefferson.

Immediato ritorno alla vittoria. Dopo lo 0-0 di Cittanova, il Catania riprende la sua marcia e schianta il Canicattì allo stadio Massimino con un secco 3-0.

Stappa la gara Rizzo sul finire del primo tempo, arrotonda il punteggio Jefferson con la doppietta personale nella ripresa. Gli etnei di Ferraro (squalificato, in panchina c’era Zeoli) incrementano il vantaggio di altre due lunghezze sul Lamezia secondo e bloccato a Vibo sul pari: tra una settimana scontro diretto in casa dei calabresi, da affrontare con un +10 in classifica. Di seguito le pagelle dei rossazzurri.

Catania-Canicattì, le pagelle dei rossazzurri

CATANIA-CANICATTI’ 3-0 (Rizzo 45’, Jefferson 67’, Jefferson 74’).

BETHERS 6 – Puntuale e preciso nelle uscite, il portiere del Catania non è impegnato più di tanto dagli attaccanti del Canicattì. Risponde presente le poche volte in cui viene chiamato in causa.

RAPISARDA 6.5 – Nel primo tempo l’intesa con Sarno, sin qui foriera di gol e punti per il Catania, non decolla. Meglio nella ripresa quando, complice la situazione di vantaggio, ha più spazi da attaccare: dal suo cross per Jefferson nasce la rete del 3-0. L’ennesimo assist del suo straordinario campionato. Ferraro lo preserva nell’ultimo quarto d’ora: è diffidato, e alla prossima c’è il Lamezia. DAL 76’ SOMMA S.V. – Ultimo quarto d’ora quando la partita ha ormai detto tutto.

CASTELLINI 6 – Ferraro e Zeoli scelgono di schierare un attaccante Over in più e quindi, senza Somma, gli tocca giocare da difensore centrale, il suo ruolo naturale. Rischia qualcosina nel primo tempo, ma crescere con il trascorrere dei minuti. Alla fine, la sua è una prestazione sufficiente.

LORENZINI 6 – La consueta sicurezza al centro della difesa. Che accanto a lui giochi Somma o Castellini, non fa differenza: il pilastro a cui non si può proprio rinunciare è l’ex Casertana. Pulito e diligente nel condurre la linea difensiva e controllare gli attaccanti avversari.

BOCCIA 6 – Gioca la sua prima da titolare con la maglia del Catania in un contesto forse non ideale per le sue caratteristiche, e cioè da terzino sinistro. Lui è infatti sempre portato a utilizzare il suo piede naturale, il destro, e ciò forse gli fa perdere un tempo di gioco in alcune situazioni. Il suo comunque è un contributo solido: grande fisico e corsa, è attento anche in fase di ripiegamento.

RIZZO 7 – Il primo tempo lo elegge a grande protagonista del Catania in fase offensiva. Prima è sfortunato, al 21’, quando l’arbitro fischia fallo di rigore su Sarao e lui insacca con un gran destro qualche secondo dopo. Poi, alla mezz’ora, scaglia un destro dal limite che incontra la deviazione di Scuffia. Il terzo tentativo è quello buono: sul finire del primo tempo si trova al posto giusto nel momento giusto per il più semplice dei tap-in. Dopo l’uscita di Lodi si piazza davanti alla difesa: una garanzia.

LODI 5.5 – Inizia la partita contribuendo, oltre che sul piano della manovra, anche con grinta e intensità. Pesa sulla sua valutazione l’episodio del calcio di rigore: al 21’ si fa respingere da Scuffia il tentativo dagli undici metri. Un errore certamente non da lui. Nella ripresa rimedia un cartellino giallo, e allora la coppia Zeoli-Ferraro decide per il cambio. Dal 55’ PALERMO 6.5 – I suoi ingressi a gara in corso sono sempre positivi e cambiano i ritmi della squadra a centrocampo. Meriterebbe di partire dall’inizio?

VITALE 6 – Irrinunciabile per Ferraro, oltre che per l’anno di nascita (2004), anche per il contributo effettivo portato alla mediana rossazzurra. Corsa e inserimenti, queste le sue caratteristiche principali, evidenziate anche contro il Canicattì.

SARNO 6 – Da lui ci si aspetta sempre giocate da categorie superiori, contro il Canicattì si accende a intermittenza. Quando lo fa, è il solito piacere per gli occhi. Dal suo mancino da piazzato nasce l’azione che porta al vantaggio firmato Rizzo. DAL 76’ GIOVINCO 6 – Ultimo quarto d’ora di gioco per l’ex Taranto, che sfiora la rete in due occasioni.

SARAO 6 – Partita di non grande pericolosità offensiva, ma di sacrificio e lotta. Sgomita con i centrali avversari e prova a rendersi funzionale alla manovra della squadra con sponde e spizzate. Si guadagna al 21’ il calcio di rigore che poi Lodi si fa parare dagli undici metri. Sarebbe il secondo guadagnato in circostanze simili nello spazio di pochi giorni dopo quello non assegnato dall’arbitro a Cittanova. Esce nella ripresa per la consueta staffetta con Jefferson. DAL 65’ JEFFERSON 7.5 – Entra e dopo un minuto trova il suo sesto gol in campionato: segue l’azione di Russotto per poi colpire a pochi passi dalla porta. E non è finita qui: neanche dieci minuti più tardi sfrutta un traversone di Rapisarda per battere ancora, stavolta di testa, Scuffia. Sette centri in campionato, due in circa quindici minuti. Bomber vero.

DE LUCA 6 – Torna titolare a distanza di quasi un mese dall’ultima volta (Catania-Locri) per occupare la posizione di sinistra nel tridente offensivo. Ci mette dinamismo e vitalità, ma nel concreto ha poche situazioni effettive in cui potersi rendere pericoloso. La Zanzara ci mette tuttavia del suo nell’azione del gol: con un colpo di testa colpisce la traversa dalla quale nasce la deviazione vincente di Rizzo. Dal 61’ RUSSOTTO AN. 7 – Con la sua tecnica e la sua velocità quando è in giornata diventa un’arma dalla panchina devastante. Una sua azione solitaria, con assist, porta al raddoppio rossazzurro firmato da Jefferson. Prova la soluzione personale a cinque minuti dalla fine con un gran sinistro da fuori ma incontra l’opposizione di Scuffia.

ZEOLI/FERRARO 6.5 – Ferraro (che segue la gara da uno dei box della Tribuna A del Massimino) stavolta cambia l’assetto: fuori un difensore Over (Somma), dentro un attaccante Over (De Luca): a farne le spese Somma e Forchignone. Come spesso accade, una volta che il match è sbloccato (non senza qualche patema), il Catania dilaga grazie ai cambi: Palermo, Russotto e soprattutto Jefferson mandano l’avversario definitivamente k.o. Ora c’è il Lamezia, nei cui confronti ora il vantaggio è rassicurante: +10. Nota in più per il vice Michele Zeoli, oggi in panchina: per lui, già apprezzato calciatore rossazzurro, i tre punti odierni hanno un sapore ancora più dolce.

Simone Vicino

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