Catania, intervento della polizia dopo segnalazione sull'app YouPol - QdS

Catania, intervento della polizia dopo segnalazione sull’app YouPol

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Catania, intervento della polizia dopo segnalazione sull’app YouPol

Redazione  |
giovedì 21 Dicembre 2023

Ancora una volta, l'utilizzo dell'app YouPol si è rivelato un prezioso strumento messo a disposizione dei cittadini per segnalare.

Ancora una volta, l’utilizzo dell’app YouPol si è rivelato un prezioso strumento messo a disposizione dei cittadini per segnalare ogni possibile situazione di pericolo o di illegalità alla Polizia di Stato. In effetti, l’app YouPol realizzata dalla Polizia di Stato è uno strumento gratuito e disponibile per tutti, semplice e sicuro, che permette di inviare segnalazioni, anche in forma anonima, con la possibilità di allegare video, audio, immagini e testo. Nata per segnalare episodi di spaccio di droga e di bullismo, è stata poi implementata anche con la possibilità di segnalare in modo discreto episodi di violenza domestica e permette lo scambio in tempo reale di messaggi e di file multimediali.

Catania, scoperto turbamento ordine pubblico con YouPol

L’efficacia di questo presidio di sicurezza, perfettamente in linea con l’ormai diffusa padronanza della gestione dei social media, si è ulteriormente dimostrata nei giorni scorsi quando, proprio tramite una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa della Questura di Catania – sul terminale dell’app Youpol – di potenziale turbamento dell’ordine pubblico presso un chiosco bar di via Plebiscito. In quel luogo, infatti, l’interlocutore ha segnalato un molesto via vai di motorini e una folta presenza di persone che schiamazzava rumorosamente, disturbando il vicinato.

I dettagli dell’operazione

Immediatamente sono intervenute le Volanti che hanno dapprima riportato la calma, ripristinando condizioni di serenità e di vivibilità del luogo, per poi procedere all’attività di accertamento sull’attività del chiosco, presso il quale erano state installati anche alcune apparecchiature da gioco, che sono state “opportunamente” staccate all’arrivo della Polizia. Infatti, gli agenti hanno accertato che i dispositivi erano scollegati dalla rete dei Monopoli. Nonostante ciò, era chiaro che alcune persone le avevano utilizzate. A quel punto, tutte le macchinette illegali sono state sequestrate e il titolare dell’esercizio è stato indagato in stato di libertà per tutte le violazioni rilevate, contemplate dall’art. 110 del TULPS e punite dall’art. 17 del Testo Unico. Tutti gli avventori sono stati identificati tra i quali sono stati individuati 5 pregiudicati.

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