Catania, Librino, Palazzo di cemento nel limbo - QdS

Catania, Librino, Palazzo di cemento nel limbo

Melania Tanteri

Catania, Librino, Palazzo di cemento nel limbo

martedì 30 Giugno 2020

Oggi il presidio dei sindacati. Trantino: “Servono alcune decine di migliaia di euro per completarlo”

CATANIA – Riflettori puntati dell’ex Palazzo di cemento di Librino. L’edificio di viale Moncada 3, a lungo simbolo del degrado e dell’incuria di un intero quartiere, tarda infatti a tornare a disposizione della città, nonostante i lavori di recupero quasi terminati. Una situazione di stallo, dovuta anche ad alcune somme che la ditta non ha ancora percepito, sulla quale il Sunia, sindacato di inquilini della Cgil, e la rete Piattaforma Librino, chiedono si intervenga.

Una richiesta che stamattina sarà ribadita nel corso di un presidio proprio sotto il palazzo che, per gli organizzatori, serve a “reclamare a gran voce il completamento dell’edificio, affinché sia chiaro all’Amministrazione ma anche alla ditta che il sindacato, insieme alle famiglie e alle associazioni che aderiscono alla Piattaforma, non si fermerà fino a quando non saranno consegnati gli alloggi” – affermano Giusi Milazzo e Agata Palazzolo per il Sunia e Sara Fagone, portavoce della Piattaforma. “Pretendiamo che l’ex Palazzo di cemento sia completato subito – proseguono – affinché ritorni alle sue funzioni abitative e rappresenti per il quartiere il simbolo della legalità e della lotta al degrado”.

All’interno del palazzo sono stati ricavati 96 appartamenti, oltre ai locali dove, nei programmi, dovrebbero essere allocati alcuni uffici. Lasciarlo incompiuto, per tanti, equivarrebbe a lasciarlo occupare abusivamente, di nuovo.

“Chiediamo dunque di completare gli impianti antincendio e l’ascensore, di avviare la sistemazione dei piani sottostanti da adibire ad uffici e a sede delle Associazioni, di assegnare gli alloggi alle famiglie con criteri di trasparenza ed equità, che sino alla consegna degli alloggi continui e venga potenziato il servizio di guardianìa al fine di scoraggiare qualsiasi tentativo di occupazione – proseguono. Il Palazzo va completato e assegnato regolarmente alle famiglie in tempi celeri in modo tale che ne assumano la custodia. Chiediamo che dopo il presidio, venga convocato un ‘tavolo’ di lavoro, alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici, Enrico Trantino, per definire la tabella di marcia”.

Da parte sua, l’assessore assicura il massimo impegno. “Stiamo individuando tutte le possibili somme che si devono dare all impresa – dice. Si tratta di alcune decine di migliaia di euro necessarie per il completamento dell’edificio. Le somme però non sono vincolate – sottolinea – quindi non sappiamo se saranno utilizzate per questo o per altro, ma io proseguirò nell’azione di pungolo verso l’impresa, cosa che faccio da quando mi sono insediato”.

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