Catania, no ai privati nell’ex raffineria, “Recupero con fondi pubblici” - QdS

Catania, no ai privati nell’ex raffineria, “Recupero con fondi pubblici”

Melania Tanteri

Catania, no ai privati nell’ex raffineria, “Recupero con fondi pubblici”

venerdì 24 Febbraio 2023

Il commissario Mattei revoca la delibera per la riqualificazione in project financing del rudere di viale Africa. Plaudono M5s e Legambiente

CATANIA – “Dare mandato al Dirigente – Direttore della Direzione Urbanistica di verificare e valutare ogni possibile forma di finanziamento di esclusiva natura pubblica, con particolare riferimento a quelli comunitari, statali e regionali”. Le parole sono del commissario straordinario del Comune di Catania, l’ex prefetto Piero Mattei e riguardano il recupero dell’ex raffineria Alonzo e Consoli, il rudere industriale situato al fianco dell’area dell’ex Palazzo delle Poste sulla quale sorgerà la Cittadella della Giustizia.

L’edificio, per molto tempo occupato da senza tetto e disperati, prima dell’incendio che lo ha danneggiato ulteriormente, avrebbe dovuto essere recuperato con un intervento in Project financing. Lo aveva stabilito l’ex commissario straordinario, Federico Portoghese, su proposta di delibera del direttore dell’Urbanistica e gestione del territorio, Biagio Bisignani che aveva avanzato la proposta di “procedere alla realizzazione del progetto di fattibilità tecnica economica dell’intervento di Recupero dell’ex raffineria ‘Alonzo e Consoli’ al fine di attivare processi virtuosi di finanziamento con capitale privato e/o pubblico, per il recupero di aree pubbliche degradate attraverso strumenti di finanza innovativa e di dare mandato al Direttore della Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio di ricercare la migliore soluzione per l’attuazione della riqualificazione urbana dell’area”.

Delibera che il nuovo commissario ha revocato. Un atto che avviene dopo il dibattito tra i consiglieri scatenato dall’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi che, oggi, plaude alla decisione di Mattei.

“Dopo l’interrogazione e le tante discussioni in aula e in commissione, il progetto è stato revocato – scrive l’esponente pentastellato sul proprio profilo Facebook -. I privati non potranno tentare di allungare le mani su un prezioso pezzo di città, di Waterfront. Potrà farlo l’amministrazione, creando un centro polifunzionale per i cittadini, aperto e accessibile a tutti – prosegue l’esponente del consiglio. Questo sogno si potrà realizzare con fondi comunitari”.

Plauso anche da Legambiente Catania che, insieme ad altre realtà cittadine, si batte da tempo per liberare il fronte mare dal cemento. “Eravamo, come altri, preoccupati che la zona potesse essere oggetto di speculazioni – sottolinea la presidente dell’associazione ambientalista di Catania, Viola Sorbello – e oggi siamo contenti che il progetto di recupero dell’ex ciminiera Alonzo e Consoli sarà realizzato con fondi pubblici. È importante che questo bene venga recuperato – continua – ma che lo si faccia tenendo presente l’interesse collettivo. Insomma – conclude Sorbello – in questo modo, l’ex ciminiera potrà diventare una sorta di cerniera tra la città e il Waterfront”.

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