Rifiuti a Motta e Misterbianco, crisi rinviata, solo di 60 giorni - QdS

Rifiuti a Motta e Misterbianco, crisi rinviata, solo di 60 giorni

Melania Tanteri

Rifiuti a Motta e Misterbianco, crisi rinviata, solo di 60 giorni

giovedì 30 Settembre 2021

I Comuni della Sicilia orientale potranno conferire nella discarica “Valanghe di inverno” 2.100 tonnellate a settimana. Cantarella: “Respiriamo, ma tra due mesi torneremo nelle stesse condizioni”

CATANIA – Oltre 2.000 tonnellate di rifiuti ogni settimana. È la capacità che la Oikos, la società che gestisce la discarica Valanghe d’Inverno, ha comunicato alla presidenza della Regione siciliana per andare incontro alle necessità dei comuni della Srr. Che, nelle ultime settimane, hanno visto limitare, e di molto, la capacità di conferimento delle discarica di Lentini, gestita da Sicula Trasporti. Cosa che ha scatenato l’emergenza rifiuti in buona parte della Sicilia orientale. Sono infatti 148 gli enti che conferiscono in Contrada Codavolpe.

“Considerate le migliorate attuali condizioni tecnico-logistiche, anche in funzione del fronte di avanzamento della discarica, la scrivente società, stante anche il perdurare delle emergenza discariche con indesiderabili ricadute negative per la popolazione, rappresenta la propria disponibilità ad accogliere presso la discarica Valanghe d’inverno ulteriori 700 tonnellate alla settimana di rifiuti provenienti dal ciclo produttivo della società Sicula Trasporti”, si legge nella nota. Quasi il doppio del quantitativo che, per i prossimi sessanta giorni, potrà essere conferito e che è fissato, appunto, a 2100 tonnellate la settimana.

La soluzione tampone individuata dall’assessora all’Energia della Regione, Daniela Baglieri, prevedeva infatti che, parte dei rifiuti trattati nell’impianto di Sicula, potesse essere abbancato in altri tre impianti dell’isola per sessanta giorni. Ma, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella, i quantitativi stabiliti non erano sufficienti per abbancare anche il pregresso, nel frattempo accumulato lungo le strade o sui camion della nettezza urbana. Arretrato che, con l’aumento da parte di Oikos del quantitativo possibile da abbancare, potrà essere smaltito.

Anche se, e Cantarella insiste su questo punto: tra sessanta giorni le cose precipiteranno nuovamente, se non dovesse essere trovata una soluzione più duratura. In attesa degli impianti di termovalorizzazione, di cui ha più volte parlato il presidente Musumeci l’alternativa potrebbe essere solo quella di esportare i rifiuti all’estero. Ipotesi che sarebbe molto onerosa per i cittadini – si parla di un aumento dei costi del 300% – e che si tenta di scongiurare.

“Questa decisione ci permette di respirare – afferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella – in questo momento di emergenza. Ma anche in questo caso, il tempo è limitato e tra 60 giorni saremo nella stessa condizioni. Il sindaco Pogliese sta lavorando con la Srr, anche nella veste di sindaco metropolitano, per scongiurare soluzioni esose per i cittadini, ma il tempo stinge”.

A novembre, intanto, Catania partirà con il nuovo appalto: due dei tre lotti in cui è stato suddiviso saranno avviati, sottolinea ancora l’assessore, consentendo l’aumento della raccolta differenziata nell’area urbana. A fine anno – conclude – potremmo vedere un cambiamento”. In attesa dell’aggiudicazione del lotto Centro, la cui procedura è stat avviata dall’Urega e “dovrebbe concludersi entro la prima decade del mese di novembre”.

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