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Catania, smantellata piazza di spaccio a San Cristoforo: 6 arresti

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Catania, smantellata piazza di spaccio a San Cristoforo: 6 arresti

Redazione  |
lunedì 04 Dicembre 2023

È stata smantellata una piazza di spaccio nel quartiere San Cristoforo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania.

È stata smantellata una piazza di spaccio nel quartiere San Cristoforo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania. La base operativa dello smistamento al dettaglio della droga era in 2 appartamenti di via Alonzo e Consoli. I militari della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo hanno condotto il blitz dopo la constatazione di un insolito movimento di persone, soprattutto giovani, che entravano ed uscivano giorno e notte dalle dimore in questione. Sono stati così arrestati 6 pusher che gestivano l’attività illecita. Si tratta di un 20enne e un 18enne (entrambi pregiudicati), un 43enne (originario del Senegal ma da diversi anni residente a Catania e pregiudicato) nonché 3 minorenni (un 17enne e due 16enni). Dovranno rispondere delle accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione.

Security per scopi illeciti

Il gruppo aveva a disposizione tutti i possibili dispositivi di sicurezza per prevenire eventuali controlli. Era presente una porta blindata ma anche monitor ad alta risoluzione collegato con telecamere puntate all’esterno delle case. Sono venute alle luce delle vere e proprie “tecniche di emergenza” per scappare in caso di operazioni antidroga. L’appartamento usato per spacciare è vicino a una palazzina sita ad un paio di civici di distanza della stessa strada con ingressi indipendenti però entrambi sono comunicanti tramite i tetti. Dunque se fossero arrivate le forze dell’ordine i responsabili avrebbero potuto lasciare il posto salendo sul tetto. Tuttavia le autorità sono intervenute con due squadre che sincronizzandosi hanno colpito gli obiettivi nel medesimo frangente per scongiurare fughe. Infatti il primo gruppo ha agito nell’appartamento utilizzato come punto di stoccaggio e di spaccio (al secondo piano della prima palazzina) e il secondo ha fatto irruzione nel secondo stabile bloccando gli spacciatori se avessero deciso di lasciare le dimore sfruttando i tetti.

I militari giunto all’appartamento al 2° piano hanno fermato gli occupanti nonostante il dispositivo di videosorveglianza proiettato sull’esterno della palazzina. Trovata una casa visibilmente disabitata e senza mobilio. All’interno il 43enne di origine senegalese, il 20enne catanese e suo cugino di 17 anni. I 3 erano nel soggiorno e fissavano increduli un monitor della grandezza di 65 pollici collegato real time a 5 telecamere che osservavano l’intero perimetro esterno della palazzina. Su un grande tavolo fossero c’erano oggetti idonei al confezionamento come 2 bilancini digitali funzionanti intrisi di cocaina, un pizzino con nominativi e gli importi di denaro, 2 rotoli di carta argentata per il confezionamento della droga, un bruciatore a gas portatile per lo preparazione di cocaina/crack, una confezione di bicarbonato per tagliare la cocaina e svariate bustine in cellophane trasparenti. Nel bagno il WC era stato sradicato e il pavimento si presentava completamente cosparso di candeggina: in caso di blitz la droga avrebbe dovuto essere smaltita tramite la condotta fognaria e l’abitazione non era servita da acqua corrente dunque il deflusso del narcotico avrebbe dovuto essere agevolato grazie alla candeggina, importate pure per sviare il fiuto di cani. Dietro al sifone del sanitario rimosso si trovavano, infatti, alcune dosi di cocaina/crack, già confezionate e pronte ad essere smerciate. In uno sgabuzzino è stato rinvenuto un materasso con banconote di diverso taglio per un importo complessivo di 1.880. Il denaro è stato immediatamente sequestrato.

Pagamento con pezzi di ricambio

Alcuni acquirenti pagavano i propri debiti con pezzi di ricambio di mezzi. In una camera, infatti, sono stati rinvenuti due fanali posteriori di colore bianco, appartenuti ad una Smart for Two. Ciò avveniva poiché i tossicodipendenti in una situazioni di totale indigenza per comprare le dosi barattavano pure parti di carrozzeria provento di furto immessi nella filiera del mercato illecito dei pezzi di ricambio trafugati.

Irruzione nel secondo stabile e gadget

Nell’altro appartamento, un immobile composto da due piani, c’era 18enne e i 16enni che hanno tentato di scappare dal tetto non riuscendo nell’impresa ma venendo bloccati all’esterno prima di raggiungere l’altro appartamento. Il maggiorenne si è disfatto di 2 borselli in pelle di colore grigio lanciandolo sui tetti adicenti, subito recuperati, che contenevano 2 bilancini digitali di precisione perfettamente funzionanti e intrisi di cocaina, numerose buste di cellophane trasparenti per confezionare la droga, 3 buste contenenti marijuana del tipo amnesia per un peso complessivo di 150 grammi, 25 grammi di crack, diverse dosi di cocaina nonché una cartuccia per pistola calibro 38 special e 85 euro in contanti ma pure numerosi “kit del consumatore”. Si tratta di “gadget” concessi agli acquirenti e composti da una confezione di filtri, una di cartine e un accendino tenuti insieme dallo scotch. I 6 offrendo il suddetto “servizio” evitavano agli assuntori di andare in tabaccheria ad acquistare il materiale occorrente per consumare la sostanza.

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