Delocalizzare le case, realizzandone di nuove nell’area poco a monte era l’idea dell’amministrazione comunale, che, però, è stata respinta dagli abitanti.
Nessun trasferimento, nessuna delocalizzazione del quartiere. È stata disinnescata quasi subito la bomba che sembrava stesse esplodendo dopo la diffusione, in anteprima sul Quotidiano di Sicilia, dell’idea progettuale dell’amministrazione comunale di demoralizzare il quartiere di Santa Maria Goretti. Il rione, infatti, è costantemente soggetto ad alluvioni e allagamenti per via del luogo in cui sorge, attraversato da canali, e per via dell’elevata cementificazione degli ultimi decenni, che impedisce all’acqua piovana di defluire. L’assenza di manutenzione costante, poi, farebbe tutto il resto.
L’idea dell’amministrazione respinta dagli abitanti
che ieri hanno incontrato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catania, Enrico Trantino, accompagnati dal consigliere del sesto municipio, Lorenzo Leone. Alla riunione erano presenti anche i consiglieri comunali Giuseppe Gelsomino e Dario Grasso, Davide Ranno, consigliere di quartiere e Sara Fagone, in rappresentanza della Rete Piattaforma Librino, associazione che, per prima, ha lanciato l’allarme di possibile nuovo cemento nella città satellite. E che ha domandato all’assessore Trantino quale fosse la ratio di realizzare un nuovo quartiere – quindi nuovo cemento – a poca distanza da Goretti. LA REAZIONE DEGLI ABITANTI. CONTINUA LA LETTURA
La reazione dei residenti
“Abbiamo saputo dai giornali di questa iniziativa – ha detto Leone. Sappiamo che c’è stato un incontro con la municipalità, ma nessuno degli abitanti di Santa Maria Goretti ne era a conoscenza. Per questo abbiamo sollecitato l’assessore Trantino a spiegare le cose come stanno”. I residenti del Villaggio non hanno infatti alcuna intenzione di lasciare le case in cui abitano da settant’anni, dove sono cresciuti e hanno cresciuto i propri figli. Nè subire la “delocalizzazione”: chiedo piuttosto degli interventi risolutivi che l’amministrazione ha assicurato.
Le rassicurazioni di Trantino
“Pensavamo di farvi un regalo – ha dichiarato Trantino durante l’incontro con i residenti. Ma evidentemente voi non volete, quindi non se ne farà nulla”. Vittoria degli abitanti, che hanno appreso dell’idea progettuale dai giornali e si sono subito organizzati per dire no. Su Goretti, dunque, si interverrà con altri fondi: decine di migliaia di euro che serviranno a liberare i canali”.
L’intervento di Bonaccorsi
“Spero che, visto l’accordo sottoscritto tra Musumeci e Pogliese, l’amministrazione intenda realmente investire questi fondi piuttosto che attribuire eventuali responsabilità ai residenti che non vogliono andare via da Santa Maria Goretti – commenta il consigliere del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi. Le colpe non possono essere dei cittadini, ma di chi amministra e non spende i fondi per riqualificare il territorio”.