"Centri per l'impiego, quesiti sbagliati al concorso": accolto ricorso

“Centri per l’impiego, quesiti sbagliati al concorso”: accolto ricorso, ferme 487 assunzioni

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“Centri per l’impiego, quesiti sbagliati al concorso”: accolto ricorso, ferme 487 assunzioni

Redazione  |
domenica 12 Febbraio 2023

Nuova tegola sulla selezione in Sicilia. Sì del Cga alla richiesta di una candidata che chiedeva una verifica sulla correttezza del punteggio. In bilico le assegnazioni delle sedi

Assunzioni sospese. Il concorso per 487 posti nei Centri per l’impiego in Sicilia si ferma a un passo dal traguardo. Il motivo è il ricorso di una candidata di Favara accolto dal Consiglio di giustizia amministrativa. Dopo le prove e l’attesa di sei mesi prima dell’approvazione del rendiconto 2021 della Regione e poi della Finanziaria appena varata, il posto conquistato è ancora in bilico.

Centri per l’impiego, il ricorso che ha fermato le assunzioni

La commissione di concorso ha assegnato 20,55 punti alla giovane di Favara che aveva preso parte agli scritti. Con quel risultato è rimasta fuori per pochi centesimi visto che i punti richiesti erano 21. La candidata, che contestava errori nei quesiti a risposta multipla, ha dunque presentato un ricorso straordinario al presidente della Regione, assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. In sostanza, ha chiesto di accertare la correttezza del punteggio ed eventualmente rivedere la graduatoria.

Il Cga, interpellato dalla Regione, ha accolto la richiesta di sospendere la sua esclusione visto che in attesa “del giudizio di merito si consoliderebbe la posizione dei soggetti utilmente collocati in graduatoria, anche in ordine all’assegnazione delle sedi”.

Secondo il Cga, «il riconoscimento anche di uno solo dei quesiti oggi contestati, con l’assegnazione di ulteriori 0,65 punti, ai 20,55 già assegnati, permetterebbe alla ricorrente di raggiungere il punteggio di 21,20, maggiore dei 21 punti necessari per il superamento della prova scritta».

Concorso nei Centri per l’impiego in Sicilia, che succede adesso?

La patata bollente è nelle mani della Regione che avrebbe la facoltà di tirare dritto visto che il parere del Cga sui ricorsi straordinari non è vincolante. Ma a stabilirlo è una norma regionale, sulla cui legittimità dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale. E il verdetto non arriverà prima di giugno. Fino a quella data, dunque, almeno una delle tre graduatorie del concorso rischia di essere nulla.

I legali della candidata di Favara oggi hanno precisato in un articolo pubblicato da Repubblica di voler chiedere solo il congelamento della posizione della giovane di Favara e di non voler bloccare le altre assunzioni. Ed è una delle strade che la Regione potrebbe scegliere per evitare di lasciare nell’incertezza i vincitori del concorso.

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