Centuripe, una mostra per raccontare l’arte e le sue sfaccettature - QdS

Centuripe, una mostra per raccontare l’arte e le sue sfaccettature

redazione

Centuripe, una mostra per raccontare l’arte e le sue sfaccettature

mercoledì 16 Giugno 2021

Il nuovo centro espositivo di Centuripe ospiterà “Segni”, un progetto culturale che vuole inserire il centro ennese all’interno del circuito dei grandi centri espositivi presenti nell’Isola

CENTURIPE (EN) – Il prossimo 3 luglio sarà inaugurato, con la presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, il primo centro espositivo con la mostra “Segni – Da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, i maestri del Novecento europeo dialogano con le incisioni rupestri di Centuripe”, a cura di Simona Bartolena, che illustra la straordinaria produzione grafica dei più importanti artisti del Novecento europeo.

Il progetto del nuovo centro espositivo ha l’ambizione di diventare uno dei fiori all’occhiello della nuova politica culturale del paese, un luogo di produzione artistica per le prossime generazione, cosa inimmaginabile fino a oggi. Lo spazio, storicamente uno dei più interessanti del territorio, è nel chiostro di un ex convento agostiniano, costruito nel Cinquecento, che nel corso dei secoli ha cambiato destinazione ed è stato anche, fino al 2000, sede dell’Antiquarium comunale.

“Sono molto orgoglioso – ha detto il sindaco Salvatore La Spina – non soltanto per aver dotato il paese di un centro espositivo comunale ma anche per poter inaugurare lo spazio con una mostra che permette da un lato di poter ammirare le opere grafiche dei più importanti artisti moderni ma anche di valorizzare il nostro territorio. Un progetto che mette in rete tanti attori da ogni parte d’Italia con i nostri giovani di Centuripe, ed è stato reso possibile grazie al supporto di tante aziende del nostro territorio che hanno creduto in noi. Mi auguro che questo sia solo l’inizio di una vera rinascita”.

L’idea di questa esposizione nasce non soltanto per inserire Centuripe nel circuito dei grandi centri espositivi siciliani, ma anche con l’idea di valorizzare il patrimonio culturale ereditato. La mostra ha come obiettivo quello di mettere in relazione i maestri del Novecento con le importanti testimonianze storiche ed antropologiche del territorio, in particolare con il sito archeologico Riparo Cassataro, fino a ora sconosciuto, che viene mostrato per la prima volta al mondo, e che custodisce le uniche testimonianze in Sicilia Sud-orientale di pitture rupestri risalenti al periodo preistorico, fonte di ispirazione per molti artisti presenti alla mostra.

Le opere esposte, 82 tutte originali (alcune molto rare, quando non uniche), propongono un percorso nell’opera dei Peintres-graveures (pittori-incisori) dalla fine dall’Ottocento al secondo dopoguerra, con l’intenzione di sottolineare il ruolo delle tecniche di stampa nell’evoluzione dei linguaggi, degli stili e delle modalità espressive dei movimenti avanguardistici europei del secolo scorso e dei loro esponenti.

Gli artisti selezionati per la mostra non considerano la stampa come un semplice mezzo di riproduzione e diffusione di un’immagine ma come un’opera d’arte tout-court. Esiste una definizione, coniata da Ambroise Vollard, che ben identifica gli artisti del XX secolo che hanno prodotto stampe di invenzione e non di riproduzione: Peintres-graveures. E proprio di questo si tratta, di artisti che usano le tecniche di stampa con la medesima mentalità e la medesima intenzione con cui usano il pennello, la tavolozza, i colori a olio. La questione di “proseguire la ricerca oltre alla pittura” è un tema molto sentito dagli artisti che hanno frequentato le tecniche a stampa. Per Picasso, Rouault, Miró, Morandi o il gruppo degli artisti di Die Brücke, per citare solo i primi casi che vengono in mente, la realizzazione di opere a stampa costituisce un momento importante di sperimentazione creativa.

“In Italia – ha affermato la curatrice Simona Bartolena – purtroppo la stampa d’artista è ancora poco considerata dal grande pubblico. Vittima di pregiudizi senza fondamento, l’opera grafica è poco raccontata. La mostra è uno splendido ‘viaggio’ nella storia dell’arte del Novecento attraverso i suoi protagonisti, ma anche un’occasione per scoprire le tecniche e i processi di stampa e le loro peculiarità. Curarla è stato entusiasmante. Spero lo sarò anche visitarla”.

Per Centuripe, “Segni” acquisisce, inoltre, un significato speciale, offrendo un ulteriore spunto di riflessione. I massimi protagonisti delle Avanguardie storiche di inizio Novecento si sono ispirati all’arte africana e primitiva, dando vita al fenomeno del cosiddetto Primitivismo. Le pitture rupestri preistoriche del Riparo Cassataro, eccezionale sito scoperto nel 1976, creano un inedito confronto con alcune delle opere esposte, su tutte il celebre Toro di Picasso. La relazione strettissima tra la ricerca di un nuovo codice estetico e i linguaggi primigeni di civiltà diverse e distanti nello spazio e nel tempo, emerge con chiarezza, suggerendo nuovi percorsi di lettura e motivi di approfondimento.

All’interno del Riparo Cassataro, anfratto roccioso costituito dall’accatastamento di enormi blocchi di arenaria, si individuano due serie di pitture: una più evidente in ocra rossa e l’altra più sbiadita di colorazione nera. Il Riparo Cassataro, custodito all’interno di una proprietà privata, sarà eccezionalmente visibile per la prima volta durante l’intera durata della mostra, previa prenotazione.

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