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Chi era Alessio Terranova, lo chef messinese morto in un incidente

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Chi era Alessio Terranova, lo chef messinese morto in un incidente

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sabato 12 Febbraio 2022

Terranova aveva cucinato nel ristorante del roof di Casa Sanremo, per gli ospiti del Festival, alcuni dei suoi piatti della tradizione siciliana insieme ad altri cuochi di «Emiro Oro Nero dei Nebrodi»

Lo chef Alessio Terranova è morto in un incidente stradale sulla statale 113 nel messinese. Il 37enne, originario di Falcone, era conosciuto anche per essere stato di recente a ‘Casa Sanremo’, l’area ospitalità del Festival.

Per cause ancora da accertare la Bmw con a bordo lo chef e un amico è finita contro il guardrail. Il passeggero è rimasto ferito e portato all’ospedale di Milazzo. Mentre Terranova è morto sul colpo.

La scorsa settimana, Terranova aveva scritto su Facebook: “Terzo classificato come chef line, porto avanti il nostro paese Falcone nel cuore”.

Chi era

Terranova originario di Falcone tornava da Casa Sanremo, lo studio principale dei cooking show de L’Italia in Vetrina, con la presenza in trasmissione di Chef dei territori protagonisti e collegamenti da tutta Italia per raccontare le eccellenze gastronomiche del nostro Paese.

Terranova aveva cucinato nel ristorante del roof di Casa Sanremo, per gli ospiti del Festival, alcuni dei suoi piatti della tradizione siciliana insieme ad altri cuochi di «Emiro Oro Nero dei Nebrodi» un laboratorio gastronomico di Oliveri specializzato nella produzione di arancini di riso.

“Un saluto dalla Rai di Sanremo”, aveva scritto su Facebook il 6 febbraio scorso postando una sua foto in tenuta da chef e dando appuntamento al festival del prossimo anno. Da amici e conoscenti viene descritto come buono, gentile e molto disponibile.

Il ricordo

«In meno di una settimana – ha commentato su Facebook il sindaco di Falcone Nino genovese – dall’immensa soddisfazione professionale di Sanremo ed al farci gioire per te e con te, a lasciarci distrutti e smarriti per il tuo tragico ed improvviso addio alla vita! Avevi tanti progetti di cui mi parlavi con entusiasmo ed anche ingiustizie subite da riscattare; invece tutto è finito così, con uno schianto fatale ed a ciascuno di noi rimarrà dentro quella parola non detta, quell’atto non fatto».

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