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Cig in Sicilia, Nello Musumeci, scuse ma non dimissioni

redazione web

Cig in Sicilia, Nello Musumeci, scuse ma non dimissioni

giovedì 07 Maggio 2020

"Mi assumo responsabilità politica, ma non dò sazio a nessuno". Tutte le colpe del flop fatte ricadere sulla Piattaforma Ett. "Stiamo recuperando il ritardo accumulato". Lupo, "Musumeci ammetta il fallimento del suo governo e dia soluzioni"

“E’ stata adottata una piattaforma sbagliata all’inizio. Chiedo scusa a tutti i lavoratori che hanno atteso e attendono di potere riscuotere la cassa integrazione in deroga. Mi assumo per intero la responsabilità politica, quando ci sono errori è il vertice che deve metterci la faccia, senza cercare alibi”.

Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, nel corso di una video-conferenza stampa su Facebook alla quale ha preso parte anche l’assessore al Lavoro Antonio Scavone.

A quest’ultimo i cronisti hanno chiesto se pensasse di dimettersi e lui ha risposto: “Mi sento uno stupidotto, ma non mollo. Quando a vent’anni si pensa di cambiare il mondo si è un utopista, se a 63 anni con una posizione professionale consolidata si pensa di assumere un ruolo per potere incidere bene sulle cose per poi scontrasi con tanti problemi sei uno stupidotto”.

“Se qui si dovesse dimettere qualcuno – ha aggiunto Musumeci – , quello sarei io: ma questo sazio non lo do a nessuno. Siamo in Sicilia, i problemi sono stanti e se il ragionamento è questo ci sarebbe una dimissione al giorno”.

Tutte le colpe del flop fatte ricadere sulla Piattaforma Ett

Per il governatore Nello Musumeci, insomma, i ritardi nelle pratiche per la Cig in deroga, attesa da 130 mila lavoratori in Sicilia, sono stati causati dalla piattaforma informatica, “sbagliata”.

A curarla è stata la società Ett, la stessa che sei anni fa, ai tempi del governo Crocetta, gestì il software che portò al flop del click-day per il Piano giovani.

Per quel fallimento si dimise la dirigente della Formazione Anna Rosa Corsello, per il flop della Cig a dimettersi ieri è stato il dirigente del Lavoro, Giovanni Vindigni.

Ai cronisti che gli hanno chiesto perché il governo si sia affidato proprio alla Ett, il presidente Nello Musumeci ha risposto: “C’è un contratto con questa società, fosse dipeso da me mi sarei rivolto al libero mercato: non sapevo che fosse la stessa società del flop del click-day ai tempi di Crocetta”.

Il contratto con la Ett, ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone, scadrà fra sette mesi.

“Decideremo cosa fare più avanti”. Intanto, l’assessore assicura: “Abbiamo avviato una ispezione amministrativa e abbiamo chiesto una indagine a più livelli, chi ha sbagliato pagherà”.

Ancora più netto il presidente Musumeci: “C’è un contratto vigente con questa società e non possiamo farne a meno; il nostro obiettivo è di liberarci e di potere avere in Sicilia e-Servizi (azienda in house) una spalla competente. Fra sette mesi tutto sarà rivisto”.

La polemica sui dieci euro ai regionali un fuoco di paglia

“Sulla polemica sui dieci euro ai regionali che si occupano delle pratiche di Cig – ha aggiunto il Governatore – i sindacati hanno preso le distanze, sconfessando le richieste, non ne parliamo più. E’ stato un fuoco di paglia. Io non ho voluto mettere benzina sul fuoco, ma abbiamo disprezzo di chi pensa di potere speculare sulle esigenze legittime dei cittadini”.

“Assicuro – ha poi spiegato Musumeci – che stiamo recuperando il ritardo accumulato nel più tempo breve possibile: stiamo operando adesso con decreti multipli. Chi dice però che i ritardi sulla Cig in deroga riguardano solo la Sicilia è bugiardo, è tutto il sistema che non funziona. Gran parte delle Regioni stanno soffrendo nell’espletamento delle pratiche perché la procedura è complessa. Essendo uscita bene dall’emergenza Covid-19 rispetto ad altri, ora la Sicilia diventa la terra preferita di iene e sciacalli”.

Lupo, Musumeci ammetta fallimento suo governo

Non la pensa così il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo che ha detto, “il presidente della Regione ha chiesto giustamente scusa ai siciliani per quanto accaduto riguardo il pagamento della cassa integrazione in deroga, adesso però venga in Aula a dire quali soluzioni ha adottato per recuperare i ritardi accumulati”.

“Ancora una volta Musumeci – ha aggiunto Lupo – si è trincerato dietro scuse di presunte procedure farraginose, piuttosto che ammettere il fallimento politico del suo Governo. Speriamo che Musumeci, che ha disertato l’Aula di Palazzo dei Normanni per tutta la durata dell’esame della Finanziaria, decida di confrontarsi con il Parlamento illustrando soluzioni concrete che rispondano alle esigenze dei siciliani”.

Palazzotto, da Musumeci nuove scuse nessuna soluzione

Della stessa idea Erasmo Palazzotto di Leu: “Musumeci ha ribadito le sue scuse ma non ha proposto nessuna soluzione per risolvere il problema”.

“Vada lui personalmente – ha aggiunto il deputato – a valutare le pratiche se serve, ma risolva il problema di centinaia di migliaia di famiglie. In questa vicenda che coinvolge non solo la parte amministrativa ma soprattutto quella politica non può pagare solo il direttore del servizio che ieri ha rassegnato le dimissioni. Musumeci e l’assessore al Lavoro, Antonio Scavone, si devono prendere le loro responsabilità ma soprattutto devono proporre soluzioni immediate per risolvere il problema”.

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