Colletti: “Covid cambia ma non è più tempo di mascherine” - QdS

Colletti: “Covid cambia ma non è più tempo di mascherine”

Angela Ganci

Colletti: “Covid cambia ma non è più tempo di mascherine”

martedì 10 Ottobre 2023

Pietro Colletti, Direttore UOC Malattie Infettive Ospedale P. Borsellino di Marsala: “Il loro utilizzo, però, resta indispensabile negli ospedali e nei luoghi di cura e assistenza di soggetti fragili”

MARSALA (TP) – È notizia recente, e rassicurante in particolare per i soggetti fragili, quella della disponibilità di un nuovo vaccino anti-Covid aggiornato sulla variante Kraken e attivo sulle varianti attualmente circolanti, autorizzato, come riportato dai media, dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali.

Ecco che la questione varianti, non ultimo la variante Pirola, ultima in ordine di apparizione, si ripropone quanto mai attuale, con tutti gli interrogativi (legittimi) sulla pericolosità delle varianti stesse e sulla possibilità imminente di nuove restrizioni.
Per approfondire il tema, ma soprattuto per evitare il rischio di un inutile allarmismo sociale, di seguito proponiamo l’intervista a Pietro Colletti, Direttore della Uoc Malattie Infettive Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala (Asp Trapani) componente del Consiglio Direttivo della Simit Sicilia (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) e Presidente del XIV Congresso regionale Simit Sicilia 2023 che si è tenuto a Marsala il 5 e 6 ottobre.

Dottore Colletti, può indicare l’efficacia del vaccino contro la sottovariante Kraken, le terapie di avanguardia e le categorie che hanno la priorità?
“Il quadro epidemiologico e l’impatto sulla salute del singolo e della collettività è correlato al susseguirsi di nuove varianti del virus – apre Colletti – Mentre Eris è in atto prevalente in Italia, Kraken è in ritirata e Pirola a breve potrà prendere il sopravvento. Queste varianti, cioè le sottovarianti di Omicron, hanno mostrato capacità di sfuggire all’immunità conferita dai precedenti vaccini e all’immunità naturale che il soggetto aveva costruito dopo una precedente infezione. Alcune terapie che fino all’inverno scorso erano efficacissime si sono dimostrate meno efficaci contro le sottovarianti Omicron, si conferma invece l’efficacia del trattamento antivirale per bocca da usare al domicilio (nirmatrelvir/ritonavir_ Paxlovid) prescrivibile dal medico di medicina generale a tutti i soggetti a rischio per età (maggiore di 65 anni) o per comorbidità, e del Remdesivir da somministrare invece in ambiente ospedaliero. In riferimento al vaccino per la campagna autunnale e invernale adesso disponibile, noto con il nome di Comirnaty Omicron XBB.1.5, esso è stato sviluppato contro la sottovariante Omicron chiamata Kraken. I nuovi dati di laboratorio mostrano una solida risposta del vaccino non soltanto nei confronti della variante Kraken, ma anche contro le sottovarianti che si sono successivamente diffuse anche in Italia. Il vaccino efficace e sicuro è offerto prioritariamente a persone di età pari o superiore a 60 anni e a tutti coloro, bambini e adulti, con elevata fragilità, in quanto affetti da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di Covid-19 grave, quali malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, diabete, obesità, malattie del sangue, immunodeficienza”.

Può indicare la reale pericolosità della variante Kraken e della variante Pirola?
“Il virus è cambiato, così la popolazione suscettibile: le nuove varianti sono assai trasmissibili da uomo ad uomo, ma provocano malattia più lieve nei soggetti sani che hanno acquisito un certo grado di immunità da vaccino o da precedente infezione. Tutte le varianti del Sars Cov 2 continuano ad essere assai pericolose, invece, per i soggetti fragili che devono proteggersi e che abbiamo il dovere di proteggere con la vaccinazione efficace e sicura”.

A suo parere esiste la possibilità di riutilizzo della mascherina a scuola?
“I dati attuali ci dicono che non è più il tempo delle mascherine a scuola o in altri ambienti collettivi: è invece indispensabile l’uso delle mascherine negli ospedali e in tutti i luoghi di cura e di assistenza a pazienti fragili – conclude Colletti – In sintesi dobbiamo con serenità e serietà vivere i mesi autunnali e invernali mettendo in atto ciò che è necessario per la prevenzione dell’infezione da Sars Cov 2 e per la cura della malattia, verso una ‘normalizzazione’ degli atteggiamenti e dei provvedimenti che sono stati ‘eccezionali’ in fase di emergenza. Adesso sono necessarie le seguenti azioni ‘normali’ come la vaccinazione prioritaria per le persone fragili e per chi si occupa di loro, le mascherine negli ospedali, nei luoghi di cura e nelle strutture per disabili e anziani, l’accesso alle cure precoci in ospedale su indicazione del proprio medico in caso di controindicazioni all’uso degli antivirali per bocca”.

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