Condanna definitiva per l'operaio che uccise Francesca Parisi

Messina: condanna definitiva per l’operaio che investì e uccise Francesca Parisi

marikacontarino

Messina: condanna definitiva per l’operaio che investì e uccise Francesca Parisi

Hermes Carbone  |
mercoledì 17 Gennaio 2024

L'uomo, in stato di ebrezza al momento dell'impatto, non prestò soccorso alla donna investita mentre attraversava sulle strisce pedonali.

È stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione il meccanico protagonista dell’incidente che la sera del 9 febbraio dello scorso anno ha causato la morte di Francesca Parisi. L’uomo, in stato di ebrezza al momento dell’impatto, non prestò soccorso alla donna investita mentre attraversava sulle strisce pedonali.

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La condanna definitiva è di cinque anni e quattro mesi di reclusione in rito abbreviato perché riconosciuto colpevole del reato di omicidio stradale aggravato. È quanto deciso dal Giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Anna Elisa Murabito, su richiesta della pm Veronica De Toni, per Francesco Mondo.

Le dinamiche della morte di Francesca Parisi

L’uomo di 41 anni, operaio meccanico di Gualtieri Sicaminò, si trovava già ai domiciliari con il permesso di recarsi al lavoro. Mondo si trovava alla guida dell’auto che investì e uccise Francesca Parisi la sera del 9 febbraio dello scorso anno. La donna di 58 anni stava cercando di attraversare la strada sulle strisce pedonali nel comune di Giammoro, quando Mondo la centrò in pieno con il proprio mezzo. Subito dopo l’impatto, l’uomo, in stato di ebbrezza, fuggì e venne successivamente rintracciato dalle forze dell’ordine.

Ulteriore riduzione della pena per la condanna definitiva

L’operaio di Gualtieri Sicaminò dovrà adesso risarcire anche le parti civili composte dai familiari e dalla società presso cui la vittima prestava servizio lavorativo. Imputato che a seguito del giudizio immediato richiesto dalla Procura, aveva scelto l’abbreviato. Rito che gli ha consentito di usufruire di una riduzione di pena pari ad un terzo. Infatti la pubblica accusa, nella richiesta di condanna, aveva calcolato una pena iniziale massima di 11 anni, ridotta a 10 per le attenuanti generiche, con richiesta finale di condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Richiesta che, con sentenza di primo grado, ha subito una ulteriore riduzione per il riconoscimento delle attenuanti generiche.

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