Consorzio di bonifica di Enna, criticità e stipendi bloccati - QdS

Consorzio di bonifica di Enna, criticità e stipendi bloccati

redazione

Consorzio di bonifica di Enna, criticità e stipendi bloccati

mercoledì 21 Febbraio 2024

Presentate da Pd e Dc delle interrogazioni parlamentari all’Ars sulla crisi e sul contenzioso che pesano sull’Ente ennese. L’assessore Sammartino: “Stiamo verificando le possibili soluzioni per i lavoratori”

ENNA – Il Consorzio di bonifica rischia lo stallo per via della crisi finanziaria dovuta al contenzioso che pende sull’attività. Questo è quello che negli scorsi giorni hanno denunciato – con delle interrogazioni parlamentari – prima l’onorevole Fabio Venezia del Partito democratico e dopo l’onorevole Carmelo Pace della Democrazia cristiana.

Il Consorzio ennesa ha un conto aperto con Siciliacque

Il Consorzio ennese ha infatti un conto aperto con Siciliacque per un importo pari a diversi milioni di euro, oltre un atto di pignoramento in ragione delle fatture non pagate dal Consorzio. In questa critica situazione, i lavoratori del Consorzio hanno gli stipendi bloccati.

“Il Consorzio di bonifica di Enna sta attraversando una grave crisi finanziaria – ha detto in fase di interrogazione parlamentare al Governo regionale l’onorevole del Pd Venezia – e con il pignoramento da parte di Siciliacque è stato bloccato il conto corrente dell’Ente. Da quasi due mesi circa circa 150 dipendenti non percepiscono regolarmente gli stipendi con inevitabili disagi anche nell’erogazione dei servizi per l’agricoltura. Chiediamo al Governo regionale di intervenire con urgenza per risolvere le criticità”.

Anche il capogruppo della Dc, l’onorevole Carmelo Pace, ha lanciato l’allarme presentando un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, Luca Sammartino.

“Le organizzazioni sindacali dei lavoratori del Consorzio di bonifica 6 di Enna hanno manifestato preoccupazione – ha detto Pace – attraverso una lettera aperta, in merito ai mancati pagamenti degli stipendi a causa dell’esposizione debitoria dell’Ente nei confronti di Sicilacque. Il Consorzio ha infatti ricevuto un provvedimento di pignoramento per circa otto milioni di euro. Ciò provocherà la paralisi finanziaria, visto che il Consorzio sarà impossibilitato a provvedere al pagamento degli stipendi, ad avviare l’imminente campagna irrigua, già critica a causa della grave siccità che ha colpito la Sicilia e per cui è stato chiesto lo stato di calamità, atto giudiziario che metterà a rischio anche i finanziamenti dei progetti Pnrr e Psr”.

Occorre un impegno da parte del Governo regionale

“Riteniamo che occorra un impegno da parte del Governo regionale -ha concluso Pace – affinché le attività del Consorzio non vengano bloccate dal pignoramento e vengano e invece salvaguardati i livelli occupazionali, consentendo l’avviamento al lavoro di 70 operai stagionali e mantenendo gli stipendi dei 140 lavoratori a tempo indeterminato”.

La replica da parte dell’assessore Sammartino

Sul tema sollevato dai rappresentanti dell’Ars è arrivata la replica da parte dell’assessore Sammartino: “Siamo consapevoli delle criticità relative al Consorzio di bonifica di Enna, che si sommano a quelle degli enti delle altre province, situazioni complesse che abbiamo ereditato dalle precedenti gestioni ma che stiamo cercando di superare. Abbiamo aperto un tavolo di trattative e stiamo verificando le possibili soluzioni per garantire in tempi celeri gli stipendi ai lavoratori”.

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