Ars, un disegno di legge sul Consorzio protezione ambientale - QdS

Ars, un disegno di legge sul Consorzio protezione ambientale

Raffaella Pessina

Ars, un disegno di legge sul Consorzio protezione ambientale

venerdì 14 Agosto 2020

L'obiettivo è quello di intensificare il monitoraggio dei fenomeni atmosferici su scala regionale. Il primo firmatario Genovese , "Tutti abbiamo constatato le conseguenze delle alluvioni lampo su Palermo e Messina"

PALERMO – Le recenti alluvioni che si sono abbattute sulla Sicilia in questi ultimi tempi hanno spinto il capogruppo di Ora Sicilia all’Ars, Luigi Genovese, a presentare un disegno di legge finalizzato alla costituzione del Consorzio Regionale per la Protezione Ambientale della Sicilia che garantisca un servizio di monitoraggio dei fenomeni atmosferici su scala regionale.

“La Sicilia – spiega il capogruppo di Ora Sicilia – presenta criticità sostanziali nonostante sia una delle regioni italiane più esposte al rischio idraulico e idrogeologico. Nell’ultimo mese, per non andare troppo lontano, abbiamo toccato con mano le conseguenze delle alluvioni lampo che si sono abbattute su Palermo e in seguito su Messina e in alcuni comuni della provincia tirrenica”. Secondo Genovese la Sicilia, in vista dell’estremizzazione dei fenomeni atmosferici (ormai documentata dalla letteratura scientifica), deve necessariamente dotarsi di un proprio servizio di monitoraggio diretto dei fenomeni atmosferici anche perché ad oggi “non è coperta da una adeguata rete radar e alcuni di quelli esistenti sono fuori uso, come il radar di Trapani Birgi. La non operatività di questo radar, che dovrebbe garantire la copertura della Sicilia occidentale (e monitorare i fronti temporaleschi in ingresso da ovest), ha reso impossibile ottenere un tracciato radar sull’intenso nucleo precipitativo che lo scorso 15 luglio ha scaricato oltre 134 mm di pioggia, in due ore, sulla città di Palermo”.

“L’ottica – conclude il deputato regionale – da cui nasce questo progetto di legge, firmato anche dai colleghi Luisa Lantieri, Totò Lentini e Daniela Ternullo, si fonda, quindi, sull’idea che un sensibile miglioramento della qualità del monitoraggio delle evoluzioni meteorologiche sia una risorsa fondamentale anche in termini di programmazione di eventuali interventi mirati a limitare l’impatto di queste evoluzioni, soprattutto nel caso in cui facciano presagire una portata potenzialmente dannosa per l’incolumità della popolazione”.

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