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Controlli Nas in case per anziani, sequestri in Sicilia

redazione

Controlli Nas in case per anziani, sequestri in Sicilia

martedì 17 Novembre 2020

Partita da una settimana intensa campagna di verifiche voluta dal ministero della Salute. 232 ispezioni presso strutture sanitarie e socio-assistenziali, in 37 di queste sono state riscontrate irregolarità

Con il progressivo aumento della diffusione epidemica da Covid-19, è stato rafforzato, su esplicita richiesta del ministro della Salute, Roberto Speranza, il dispositivo dei Carabinieri dei Nas dedicato al controllo dei servizi devoluti all’ospitalità e alla cura delle persone anziane che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità fisica, in ragione dell’età e della sussistenza di pregresse patologie.
Nell’ultima settimana, d’intesa con il Ministero della Salute, pertanto, è stata realizzata un’intensa campagna di verifiche che ha portato all’esecuzione di 232 ispezioni presso strutture sanitarie e socio-assistenziali, quali Residenze Sanitarie Assistite e di lungodegenza, case di riposo, comunità alloggio, con la finalità di accertare la regolare attuazione delle misure di contenimento e prevenzione alla diffusione epidemica e, nel contempo, individuare eventuali situazioni di insufficiente erogazione di servizi assistenziali e di mancato possesso dei titoli abilitativi professionali da parte degli operatori, propedeutici a episodi di omessa custodia e maltrattamento.

In 37 strutture sono state riscontrate irregolarità, contestando, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative, deferendo all’autorità giudiziaria 11 persone e segnalandone ulteriori 42.
In particolare, gli esiti hanno evidenziato 24 violazioni in materia di misure di prevenzione alla diffusione da Covid-19 (pari al 40% complessivo delle irregolarità riscontrate), riconducibili all’assenza di piani preventivi anti-Covid e, in 9 episodi, alla loro mancata attuazione, come l’individuazione di percorsi e aree dedicati, le modalità di gestione dei casi e di comunicazione all’autorità sanitaria, la programmazione delle fasi di pulizia e sanificazione, le prescrizioni per l’accesso dei visitatori in condizioni di sicurezza.
In misura minore sono state rilevate anche infrazioni relative al possesso e uso di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale da parte degli operatori, sia assistenziali che impiegati in altre mansioni, alla formazione dei dipendenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e alla presenza di igienizzanti e disinfettanti.
Oltre ai controlli tesi a tutelare la salute degli anziani e disabili esposti a potenziale rischio di contagio da Covid-19, le verifiche hanno evidenziato anche 35 irregolarità inerenti al livello di assistenza fornita agli ospiti e l’adeguatezza strutturale dei locali, individuando operatori privi di adeguata qualifica professionale, presenza di un numero superiore di anziani rispetto al limite previsto e carenze igieniche nella preparazione dei pasti. In 4 situazioni sono emerse criticità particolarmente gravi tali da richiedere un immediato provvedimento di sospensione dell’attività assistenziale.

Tra gli episodi più rilevanti in provincia di Trapani, i Carabinieri del Nas di Palermo e dell’Arma territoriale hanno individuato due comunità alloggio per anziani prive del documento di valutazione dei rischi (Dvr) all’interno dei luoghi di lavoro e delle misure organizzative di prevenzione dal contagio del virus.
I due titolari delle case di riposo sono stati denunciati ed il Sindaco, a seguito delle risultanze acquisite dal Nas, ha disposto la chiusura per entrambe le strutture per gravi carenze igienicostrutturali e gestionali, con immediato trasferimento degli ospiti presso i propri familiari o altre strutture idonee. Ulteriori ispezioni svolte tra le province di Palermo e Trapani, hanno consentito di individuare 3 strutture alle quali sono state contestate violazioni relative all’omessa adozione di misure organizzative di prevenzione dal contagio del Covid-19, in particolare per la mancanza di adeguate informazioni per gli ospiti ed i visitatori circa le modalità di comportamento e l’assenza di dispositivi di sanificazione.

I Nas di Catania, in seguito ad un’ispezione igienico-sanitaria presso una comunità alloggio per anziani, hanno denunciato il gestore per omessa comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza delle generalità delle persone alloggiate, riscontrando inoltre la mancanza di alcune figure professionali addette all’assistenza infermieristica e socio-ricreativa e la presenza di ospiti in sovrannumero.

“Sincero apprezzamento per le operazioni di controllo effettuate dai Carabinieri nelle Rsa di molte città italiane”, ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Sono indagini particolarmente importanti in questo momento di duro contrasto al Covid-19”, ha concluso.

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