Coronavirus, Azzolina, il rientro a scuola sarà graduale - QdS

Coronavirus, Azzolina, il rientro a scuola sarà graduale

redazione web

Coronavirus, Azzolina, il rientro a scuola sarà graduale

giovedì 19 Novembre 2020

La Ministro polemica con i Governatori, "purtroppo questo è un Paese in cui il ministro non può decidere su chiusure e aperture mentre altre autorità possono farlo". I Presidi, quattro milioni di studenti fuori dalle aule rappresentano una sconfitta

Il ritorno a scuola “sarà graduale, bisogna essere prudenti”: la ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, pur desiderando fortemente che i ragazzi tornino in classe, non azzarda date sulla riapertura delle scuole per gli studenti che in queste settimane sono costretti a studiare a distanza e da più parti c’è già chi ipotizza che le scuole riapriranno – se la curva dei contagi lo permetterà – solo a gennaio 2021.

La titolare del Miur non nasconde qualche stoccata ai governatori, veloci a chiudere le scuole, e fa notare che “purtroppo questo è un Paese in cui il ministro non può decidere su chiusure e aperture mentre altre autorità possono farlo”.

Lei, spiega, “non fa altro che telefonare e provare a parlare con tutti” per far sì per ora che non ci siano altre chiusure e nelle prossime settimane, in modo graduale, si riportare gli studenti delle superiori a scuola.

“Il mio operato – dice – è quotidianamente volto a scongiurare il ricorso a soluzioni unilaterali, che in molti casi rischiano di accentuare la dispersione scolastica e le forme di disuguaglianza e di divario che, invece, è nostro precipuo dovere contrastare”.

E riferendosi, senza nominarla, alla situazione in Puglia – dove il Tar oggi si è riservato sulla decisione relativa alla sospensione dell’ordinanza con la quale la Regione, a fine ottobre, ha sospeso la didattica in presenza in tutte le scuole – afferma che “abbiamo dovuto assistere al disorientamento e allo sconforto manifestati dalle famiglie, dalle forze sociali, dai dirigenti scolastici e dal personale tutto, con riferimento alle disposizioni contenute in alcune ordinanze regionali”.

Si allarga intanto la protesta contro la didattica a distanza.

“Quattro milioni di studenti lontano dalle aule sono una sconfitta per la nazione: si agisca con celerità e certezza. I tentennamenti e l’estemporaneità arrecano solo danni”, tuona il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che chiede di intervenire sui trasporti, sul personale scolastico, sui banchi e sul contact tracing per garantire il rientro dei ragazzi in sicurezza.

E intanto arriva una buona notizia: dopo interlocuzioni del Ministero dell’Istruzione con Noipa e gli uffici competenti del Ministero dell’Economia, si è giunti a una soluzione riguardo al problema dei pagamenti dell’organico covid che erano bloccati.

Nei prossimi giorni questi 75 mila lavoratori riceveranno lo stipendio.

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