Coronavirus, disastro Lombardia, la strage non si ferma - QdS

Coronavirus, disastro Lombardia, la strage non si ferma

redazione web

Coronavirus, disastro Lombardia, la strage non si ferma

sabato 02 Maggio 2020

Sono oltre quattordicimila i morti dall'inizio dell'emergenza a dispetto dei toni trionfalistici del governatore leghista Fontana e di Matteo Salvini che continua a elogiare la Sanità lombarda. Ma ci sono 77.000 firme per commissariarla

Salgono a 14.189 le vittime da coronavirus in Lombardia, di cui 47 nelle ultime 24 ore.

Tuttavia “per quanto riguarda il computo totale, ne vanno aggiunti 282 relativi all’aggiornamento complessivo che ogni fine mese forniscono i Comuni della Lombardia e che, in questo caso, è relativo a tutto aprile”.

Un aggiornamento che fa crescere ancora, e non di poco, il conteggio complessivo delle vittime lombarde.

A dispetto dei toni trionfalistici del governatore leghista Attilio Fontana e di Matteo Salvini che continua a elogiare la Sanità lombarda, non si arresta la crescita dei contagi da coronavirus a Milano e provincia, mentre rallenta un po’ nel resto della Lombardia.

Intanto continua a volare la petizione on line lanciata da Milano 2030 – rete di associazioni, partiti e movimenti politici della sinistra milanese – che ha superato quota 77.000 e si avvia verso il traguardo delle centomila firme. Nella petizione Milano 2030 denuncia le scelte della Giunta lombarda, causa del gravissimo impatto del Covid19 in Lombardia, e chiede la nomina di un commissario ad acta per la sanità regionale.

Secondo la rete di associazioni dietro il tracollo della Sanità lombarda ci sono la frammentazione dell’assistenza territoriale, la decisione di trasferire i malati di Covid19 nelle Rsa, lo scarso coinvolgimento della sanità privata lasciata libera di scegliere se e come collaborare, le cifre, esigue ai limiti del ridicolo, del bilancio regionale destinate alla gestione dell’emergenza.

Per tutto questo, secondo Milano 2030, la Lombardia è l’area del mondo con il più alto tasso di casi e di decessi, con un prezzo gravissimo per il personale sanitario, i medici di base e gli ospiti delle residenze assistite.

Il modello lombardo di sanità, con il progressivo smantellamento della sanità pubblica, padre degli errori commessi, è stato consentito tra le altre cose dalla regionalizzazione della sanità voluto dalla Lega Nord e causa principale delle difficoltà di coordinamento che hanno ostacolato la tempestiva gestione dell’emergenza.

Tornando al numero dei casi, in particolare in provincia di Milano i contagiati totali sono 19.950 (+249 nelle ultime 24 ore), a Milano città se ne contano 8.450, +115 rispetto a ieri.

Zero i nuovi casi registrati in provincia di Sondrio e contagi “limitati” – ma è decisamente un modo di dire – anche nelle altre province: Bergamo 11.394 (+34), Brescia 12.999 (+70), Como 3.293 (+22), Cremona 6.088 (+20), Lecco 2.290 (+13), Lodi 3.017 (+23), Monza e Brianza 4.745 (+16), Mantova 3.194 (+9), Pavia 4.456 (+40), Varese 2.715 (+10) e 1.680 in corso di verifica.

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