Coronavirus, filma sgombero tendopoli, presa a pugni - QdS

Coronavirus, filma sgombero tendopoli, presa a pugni

redazione web

Coronavirus, filma sgombero tendopoli, presa a pugni

lunedì 17 Agosto 2020

E' accaduto a Palermo, nella borgata di Sferracavallo, a una cronista che stava riprendendo i Carabinieri mentre sanzionavano coloro che stavano violando le misure anti-covid. E' stata aggredita da donne. Musumeci, clima d'odio. Orlando, incivili

Si trovava nella borgata marinara di Sferracavallo, a pochi chilometri da Palermo, con un’amica per trascorrere la serata del Ferragosto: quando ha visto le auto dei Carabinieri dirigersi verso la spiaggia ha capito che stava per succedere qualcosa.

Così le ha seguite, fino a Barcarello, l’arenile molto frequentato per l’acqua cristallina del mare, dove diverse persone avevano montato una sorta di tendopoli sfidando così i divieti sull’assembramento previsti dalle misure anti-covid.

Quando la cronista ha cominciato a filmare lo sgombero delle tende da parte dei militari, alcune donne si sono sganciate dal gruppo, formato da una trentina di persone, scagliandosi contro la giornalista, che è stata presa a schiaffi, pugni e calci.

Stessa sorte per l’amica che aveva cercato di difenderla.

“In tanti anni di attività – ha dichiarato la giornalista, della quale non è stato reso noto il nome e che è stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale Cervello con una prognosi di cinque giorni – non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore”.

Il patatrac è scoppiato quando una donna, vedendola mentre riprendeva la scena dello sgombero, le ha chiesto di non filmare i bambini.

“Le ho detto che non li avrei ripresi, ma in quell’istante un gruppo si è scagliato contro di me. Mi sono ritrovata per terra – ha affermato la cronista – contro di me schiaffi, calci, pugni. Una ragazza mi ha dato dei pugni sul naso. Erano donne, tante. Gli uomini guardavano”.

“La mia amica – ha detto ancora – che mi attendeva in auto, mi ha raggiunto per difendermi ma anche lei è stata aggredita. Un uomo le ha dato un calcio facendola cadere. Anche quando mi sono volati via gli occhiali hanno continuato a colpirmi, anche con testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni, ma quello che ha ferito di più è stata l’indifferenza. Ho chiesto aiuto, un signore che era lì mi ha detto ‘no’.. E’ stato avvilente. E c’era anche chi faceva un video con il telefono cellulare”.

Le due donne hanno ringraziato i Carabinieri: “Siamo salve grazie al loro intervento e il gruppo, erano in tanti, ha aggredito anche i militari che prima ci hanno offerto riparo nella loro auto e poi ci hanno detto di andare via”.

“Siamo scappate e abbiamo raggiunto il pronto soccorso – ha concluso la cronista – Abbiamo un prognosi di cinque giorni, ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace”.

“L’episodio – ha commentato il governatore Nello Musumeci – costituisce un pericoloso campanello d’allarme sul clima di odio e intolleranza che si respira anche nell’Isola, persino verso quanti, come i giornalisti, sono chiamati solo a fare il proprio dovere”.

E il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha parlato di “un gesto di inaudita e gratuita violenza da parte di alcuni incivili che dovranno essere al più presto identificati e sanzionati come meritano per questo gesto anche perché continuano con i propri comportamenti a mettere a rischio la salute propria e quella di tutti gli altri”.

Il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, infine, ha auspicato “un’immediata risposta dello Stato”

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