Coronavirus, la Sicilia non è ancora in emergenza, però… - QdS

Coronavirus, la Sicilia non è ancora in emergenza, però…

redazione web

Coronavirus, la Sicilia non è ancora in emergenza, però…

venerdì 16 Ottobre 2020

Razza, pronti provvedimenti "contenitivi". Sono 399 i nuovi positivi e sette i morti. Aumentano ricoveri anche in Intensiva. Il Governatore recepisce il Dpcm e annuncia novecento posti in terapia intensiva. Focolaio a Sambuca di Sicilia

Continuano a salire i positivi al Covid in Sicilia: sono quasi quattrocento in più in un giorno, 399 per l’esattezza, secondo il bollettino diffuso ieri sera, che registra anche sette vittime, cinque solo a Palermo.

La distribuzione provinciale

Sul fronte della distribuzione provinciale 154 soni i casi a Palermo ma di questi 14 sono migranti ospitati all’hotspot di Lampedusa, 126 a Catania, 22 a Messina, 21 a Caltanissetta, 19 a Trapani, 19 a Siracusa, 15 a Ragusa, 14 a Enna.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ieri, dopo averlo fortemente criticato, ha firmato un’ordinanza che recepisce sostanzialmente le linee guida del nuovo Dpcm, ha invitato i Siciliani a mantenere i nervi saldi.

Non siamo in emergenza

“La nostra Regione – ha detto – in questo momento nella graduatoria nazionale non è in una condizione di emergenza, credo che siamo al sesto e al settimo posto, ma è però chiaro che non siamo neanche rilassati”.

Il Governatore ha tracciato anche un quadro della situazione ospedaliera “stiamo lavorando per avere novecento posti in terapia intensiva, quando oggi sono oltre trecento a fronte dei quaranta occupati”.

Razza, pronti provvedimenti “contenitivi”

Questo ieri, ma, “entro oggi, alla luce della valutazione sull’andamento epidemiologico, l’assessorato della Salute proporrà al presidente della Regione l’adozione di provvedimenti contenitivi per alcuni comuni e aree caratterizzate da un numero elevato di contagi da Coronavirus”.

Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sottolineando che saranno inoltre adottate alcune misure per lo screening diagnostico su un campione significativo della popolazione.

“Entriamo in una fase dell’epidemia – ha detto l’Assessore – che deve ancora di più caratterizzarsi per la rapidità delle decisioni. Ai cittadini mai come in queste ore chiediamo di contribuire con la propria adesione ai protocolli di prevenzione del contagio. In una fase diversa della pandemia, siamo stati la Regione che, attraverso la sua compostezza, ha sorpreso l’Italia. Non possiamo sbagliare adesso, perché nessuno vuole tornare ad una serrata che metterebbe in ginocchio la già fragile economia del nostro territorio”.

Focolaio a Sambuca di Sicilia

Intanto un vero e proprio focolaio si è sviluppato a Sambuca di Sicilia, nell’agrigentino, dove ieri sera l’Asp ha confermato la presenza di altri 46 positivi al Covid dopo i sei che erano stati rilevati stamane, in gran parte concentrati in una casa di riposo che ha già registrato due vittime.

All’interno della struttura si trova una cinquantina di persone, tra ospiti e operatori, in isolamento già da alcuni giorni.

Il sindaco, Leo Ciaccio, ha già disposto per oggi la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici e ha chiesto agli istituti superiori di Sciacca e Castelvetrano di attivare la didattica a distanza per impedire lo spostamento degli studenti pendolari.

Casi in aumento nei piccoli centri

Nei piccoli centri, in particolare nel Palermitano, i casi sono in aumento.

Come a Villafrati, ex zona rossa, dove i positivi hanno toccato quota cento.

Alto il livello di attenzione anche a San Giuseppe Jato con 71 positivi e nella vicina San Cipirello con quaranta casi, Bagheria (81) e Misilmeri (cinquanta), tutti Comuni del palermitano.

Grave la situazione a Palermo

A Palermo il dato è di 1130 contagiati.

Un centro per assistenza disabili ha sospeso le attività dopo che un operatore sanitario è risultato positivo.

In città hanno chiuso due asili e due impianti sportivi, il Palaoreto e lo Stadio Vito Schifani.

Il sindaco Leoluca Orlando ha dato disposizione di annullare tutte le manifestazioni pubbliche organizzate dal Comune il cui svolgimento è previsto all’interno di Palazzo delle Aquile e Villa Niscemi.

Aumentati anche i controlli da parte delle forze dell’ordine per far rispettare le norme previste dal nuovo Dpcm.

Ludoteca chiusa dopo feste nel Catanese

A Misterbianco, nel catanese, i Carabinieri hanno chiuso una ludoteca dopo una telefonata al 112 che segnalava una festa con numerosi partecipanti.

I militari dell’Arma hanno scoperto che la sala era stata affittata da un genitore per festeggiare il compleanno del figlio e che nel locale erano presenti 62 persone, tra bambini e adulti.

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