“Il governo della Regione dice no all’approdo della nave dell’Ong spagnola ‘Aita Mari’ con a bordo una quarantina di migranti e diretta al porto di Palermo. Sarebbe grave se Roma consentisse lo sbarco di queste persone, dopo il rifiuto di altri Paesi dell’Unione Europea, in un’Isola che vive con alta tensione gli effetti dell’emergenza epidemica”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci riferendosi al rifiuto di Malta di accoglierli.
Sulle stesse posizioni il deputato regionale siciliano della Lega Nord Nino Minardo, che afferma “Noi siciliani pretendiamo che il Governo si faccia rispettare in Europa e individui soluzioni subito per la sicurezza e per tutelare la nostra salute. Non è questa la promozione turistica di cui abbiamo bisogno”.
Una posizione politica chiara: non facciamo sbarcare le navi delle ong, come sottolinea in una nota anche Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
“Tutta l’Europa ha chiuso i confini – afferma – solo l’Italia apre le porte a tutti, in modo sconsiderato”.
Dimenticando l’evidenza geografica che l’Italia, con 3.600 chilometri di coste, è come un enorme molo proteso sul Mediterraneo e che la bufala dei “porti chiusi” di Salvini venne clamorosamente smentita dal fatto che con i cosiddetti “sbarchi fantasma” il flusso incontrollato dei migranti non si era mai fermato.
La bufala dei “porti chiusi” condusse soltanto ad aumentare in maniera esponenziale gli arrivi incontrollati. Ed è proprio questo che, in tempi di coronavirus, bisognerebbe evitare.
Se soltanto si conoscesse la geografia e si esercitasse il buon senso.