Coronavirus, rientri in Sicilia, Lupo, "Musumeci se ne occupi" - QdS

Coronavirus, rientri in Sicilia, Lupo, “Musumeci se ne occupi”

redazione web

Coronavirus, rientri in Sicilia, Lupo, “Musumeci se ne occupi”

lunedì 04 Maggio 2020

All'esponente dem ha risposto, respingendo le polemiche, l'assessore alla Salute Razza, ricordando che "gli ingressi sono già stati normati dallo Stato". "Tuttavia - ha aggiunto - valuteremo provvedimenti per favorire il rientro dei fuorisede"

L’ultimo Dpcm consente il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza ma, precisa la circolare, una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, a meno che non ci siano “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Da oggi, dunque, su tutto il territorio nazionale si torna a viaggiare, nei limiti consentiti e senza l’aria da esodo, anche tra una regione e l’altra. E in prevalenza da Nord a Sud, se si guardano i biglietti sold-out sulle Frecce di Trenitalia (che però viaggiano al 50% dei posti disponibili).

Il problema è che nei giorni scorsi, con una propria ordinanza, il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha dichiarato la nostra Isola “blindata” per tutto il mese di maggio.

Ieri il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo, commentando le disposizioni di Musumeci che vietano il rientro nell’Isola anche dei siciliani, ha sottolineato che questi ultimi “hanno il diritto di poter tornare a casa loro”.

“Musumeci – ha detto – non può limitarsi a dire no ai rientri, ha il dovere di affrontare il problema e di trovare soluzioni, salvaguardando la salute di tutti”.

“Bisogna attivare – ha aggiunto Lupo – un programma di graduale rientro per i siciliani che fino a ora sono rimasti bloccati in altre aree del Paese e che adesso si trovano in difficoltà perché magari hanno perso il lavoro, o per motivi economici, personali o familiari”.

“Il rientro – ha concluso l’esponente dem – va organizzato prevedendo per esempio tamponi rapidi all’ingresso che garantiscano l’esito in un’ora, e una quarantena a rischio zero contagi. Ma di certo il presidente della Regione non può ignorare queste situazioni”.

A Lupo ha risposto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, affermando che “l’ingresso in Sicilia è normato da un decreto del ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute, che disciplina le modalità con cui si rientra nel territorio siciliano”.

“Si tratta – ha aggiunto – di un provvedimento, giudicato da tutti essenziale nella fase della diffusione del contagio, che ha raccolto la richiesta di limitare l’accesso all’Isola che il presidente Musumeci avanzava già dalla fine del mese di febbraio”.

“Il tema del ricongiungimento familiare per stato di necessità – ha sottolineato l’esponente del governo regionale – è già previsto in quel provvedimento e non necessita di alcuna autorizzazione nuova”.

“Tuttavia – ha concluso – nelle prossime ore, valuteremo provvedimenti finalizzati a favorire il rientro dei fuorisede, che già oggi possono fare accesso nell’isola, per come previsto dalla disciplina del ricongiungimento familiare”. “Dovremmo evitare su questi temi polemiche speciose. E’ facile dire facciamo entrare tutti, ma esistono ancora oggi regioni con contagi di molte migliaia di persone, quindi serve gradualità e prudenza”.

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