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Coronavirus, su un muro “Fontana assassino”, ed è polemica

redazione web

Coronavirus, su un muro “Fontana assassino”, ed è polemica

sabato 16 Maggio 2020

Il partito Carc non solo rivendica la scritta lungo il naviglio Martesana, ma rincara la dose. In Lombardia "la gestione dell'emergenza della giunta leghista è stata criminale: hanno sulla coscienza quindicimila morti". Le reazioni

“Il clima non è quello giusto, per rispetto dei ripetuti inviti del presidente della Repubblica”.

Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato parlando delle scritte contro di lui apparse a Milano lungo il naviglio Martesana: “Fontana assassino”, con la firma Partito Carc – Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, movimento politico extraparlamentare marxista-leninista-maoista – e la falce e martello.

Inevitabilmente, con l’avvicinarsi della Lega Nord a organizzazioni estremiste neofasciste e neonaziste come dimostrato in diverse inchieste della trasmissione della Rai Report, rinasce anche l’estremismo di sinistra.

Fontana si è lamentato di coloro che, “sui giornali o nelle istituzioni” lo hanno definito un serial killer. E ha concluso dicendo “che alla fine questo clima si riversa contro la Lombardia”.

Secondo il governatore “Se in un momento di emergenza drammatica, anziché riunirci e combatterla, ci si mette da subito a lanciare accuse, cercare responsabili, mettere in pessima luce chi sta lavorando, siamo su un piano che non fa il bene del Paese”.

Il partito Carc non solo rivendica la scritta lungo il naviglio Martesana, ma rincara la dose.

In Lombardia “la gestione dell’emergenza della giunta leghista è stata criminale: hanno sulla coscienza quindicimila morti”.

E se la prendono anche con il sindaco di Milano Giuseppe Sala – perché “trova intollerabile additare Fontana come assassino, ma (…) non trova intollerabili le multe ai ristoratori che protestavano, nel rispetto delle norme anti-contagio, all’Arco della Pace” e la consigliere regionale della Lega, Silvia Scurati, che ha definito violenta la scritta.

“In Lombardia – risponde il Carc – le uniche violenze le ha perpetrate il suo partito ai danni degli anziani delle Rsa e dei lavoratori della sanità mandati a lavorare senza protezioni. Non abbiamo sentito da nessuno di questi signori parole di solidarietà per gli anziani morti nelle Rsa e per le loro famiglie, non li abbiamo sentiti prendere le parti dei lavoratori che sono stati licenziati al Don Gnocchi o stanno subendo provvedimenti disciplinari per aver denunciato cosa avveniva dentro le residenze per anziani. Abbiamo visto sprecare milioni di euro per un ospedale aperto per 25 pazienti e che sarà a breve chiuso e per le mascherine-pannolini inutilizzabili da chiunque”.

E dopo le morti “da contagio avremo anche le morti di fame e di stenti, visto che la Regione Lombardia non ha sbloccato le migliaia di domande di Cig in deroga e non sta facendo nulla per lavoratori autonomi, partite Iva, stagionali: queste sono le reali violenze”.

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