Fentanyl, la droga degli zombie è in Italia. Brogna (Sert Ct): “Fare molta attenzione” - QdS

Fentanyl, la droga degli zombie è in Italia. Brogna (Sert Ct): “Fare molta attenzione”

redazione

Fentanyl, la droga degli zombie è in Italia. Brogna (Sert Ct): “Fare molta attenzione”

Giuseppe Bonaccorsi  |
sabato 04 Maggio 2024

Lo stupefacente, ritenuto cinquanta volte più potente dell’eroina, sta destando allarme dopo un caso riscontrato a Perugia. De Bernardis: “Dobbiamo prepararci”

CATANIA – La chiamano la “droga degli zombie”. E forse non c’è termine più azzeccato per attrarre l’attenzione sull’allarme diramato anche dal ministero della Salute su uno stupefacente chimico tra i peggiori per la salute pubblica. Stiamo parlando del Fentanyl, un oppiaceo di origine chimica, cinquanta volte più potente della eroina e addirittura cento volte più efficace della morfina, ma facilmente più reperibile perché in campo farmaceutico viene utilizzato per i dolori cronici e per quelli oncologici. Ma è proprio la facilità con cui si può reperire e soprattutto la facilità nel produrlo anche in piccoli laboratori a renderlo micidiale, perché se non dosato bene provoca una overdose che è poi è più difficile recuperare. L’abuso di Fentanyl ha provocato in svariati anni negli Stati uniti più di centomila morti.

Negli Stati Uniti l’abuso di Fentanyl ha provocato oltre 100.000 morti

Abbiamo parlato con due esperti dell’allarme che anche qui in Italia è stato lanciato dopo un caso riscontrato a Perugia su un tossicodipendente. “Purtroppo – spiega il dott. Ernesto De Bernardis, farmacologo e responsabile del Sert di Lentini, in provincia di Siracusa – dobbiamo cominciare a prepararci. Attendiamo di capire se l’episodio unico finora di eroina con fentanyl riscontrato a Perugia sia un caso isolato di creatività ‘farmaceutica’ o un segnale delle prime avvisaglie anche in Italia di un fenomeno globale”. “Abbiamo già ben capito – ha proseguito l’esperto – che questo prodotto è economicamente e logisticamente più conveniente nella filiera della vendita delle droghe perché può essere prodotto autonomamente in un laboratorio senza rivolgersi ai produttori del sud est asiatico. Inoltre occupa poco spazio, è facilmente trasportabile ed è difficilmente tracciabile”.

In Afghanistan produzione di oppio ridotta del 95%

Secondo l’esperto del Sert aretuseo, “un altro fenomeno che si sta verificando riguarda l’Afghanistan. per via delle politiche delle autorità di quel paese che hanno disposto una riduzione della produzione di oppio del 95%. Appare, quindi, evidente che la filiera della criminalità stia passando su prodotti sintetici per rifornire il mercato. Anche per questo siamo preoccupati e sappiamo che prima o poi il Fentanyl arriverà anche in Italia”.

Gli effetti sul corpo umano simili all’eroina

Sui sintomi dell’oppiaceo sul corpo umano De Bernardis spiega che sono simili ai quelli di chi fa uso di eroina “Il problema – aggiunge – è che l’effetto sull’organismo è più rapido e violento e si va molto più facilmente in overdose, perché la quantità di Fentanyl all’interno delle droghe è meno controllabile. Per cui se il taglio non è fatto in maniera professionale dalla filiera, certe dosi possono avere in maniera imprevedibile più prodotto di Fentanyl e possono portare molto più facilmente all’overdose che è più grave perché principalmente ci può essere una tensione dei muscoli del petto che impedisce di respirare. Inoltre quando si va in overdose ci vuole più antidoto per risvegliarsi”.

Sulle cure e sull’approccio primario davanti a casi di overdose di Fentanyl interviene il dott. Fabio Brogna, direttore Uoc servizio territoriale dipendenze patologiche e dei Sert di Catania e provincia: “Bisogna stare molto attenti ed accorti davanti a possibili casi di overdose da Fentanyl su soggetti che consumano stupefacenti. Ancora oggi noi abbiamo solo ricevuto degli alert sul rischio di possibile diffusione di Fentanyl, ma bisogna prepararsi e stare attenti. E difatti in tutti i nostri centri noi siamo pronti ad affrontare e curare eventuali casi di utilizzo di questo oppiaceo per tagliare l’eroina. Inoltre il Fentanyl è pericolosissima perché può anche essere fumato e sniffato sotto forma di polvere. Quel che preoccupa, quindi, è il rischio che cresca un mercato clandestino di questo farmaco che viene ormai utilizzato regolarmente dagli inizio degli Anni Novanta nelle terapie del dolore e ha anche proprietà analgesiche nelle anestesie. Per questo bisogna rigorosamente controllare la prescrizione di questa sostanza e avere un raccordo con i centri che la utilizzano”.

Brogna inoltre lancia un allarme sulla cura di possibili overdose da Fentanyl. “Tutti i medici, soprattutto quelli di pronto soccorso, devono tenere presente che in casi di overdose è bene sospettare che il soggetto potrebbe essere in overdose anche da Fentanyl e in questo caso l’antidoto, le fiale di naloxone, devono essere aumentate nella terapia. Occorre quindi agire sul paziente con quantità superiori di naloxone. E’ bene che questo i medici lo sappiano perché il soggetto potrebbe essere in una overdose più profonda a causa dell’eroina tagliata con dosi non idonee di Fentanyl. Insomma bisogna cominciare a prevedere un cambiamento delle tecniche di cura”.

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