Coronavirus, vaccino, il Piano di distribuzione in Italia - QdS

Coronavirus, vaccino, il Piano di distribuzione in Italia

redazione web

Coronavirus, vaccino, il Piano di distribuzione in Italia

venerdì 13 Novembre 2020

Già in gennaio un milione e settecentomila dosi. Prima il personale sanitario e gli anziani. Non distribuzione regionale ma centralizzata. Intanto, per il vaccino Pfizer, la decisione della Fda sarà concessa forse per Natale

I primi vaccini giungeranno in Italia tra due mesi e saranno somministrato prima agli operatori sanitari e agli anziani, distribuiti attraverso un piano del ministero della Salute: un “meccanismo centralizzato” e non su base regionale.
Il countdown per l’arrivo del vaccino contro il coronavirus nel Paese è cominciato inseguendo una data ufficiale: “confidiamo di poter vaccinare i primi italiani alla fine di gennaio”, ha annunciato il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri.

Il primo lotto di vaccini prevede l’arrivo di un milione e settecentomila dosi.

I cittadini cui saranno somministrate saranno scelti tra categorie individuate in funzione della loro “fragilità e potenziale esposizione al virus”.

Dunque le persone che negli ospedali lavorano in prima linea sul fronte della lotta al virus, ma anche gli anziani e i fragili. In coda i più giovani.

Parole di speranza sono giunte dal premier Giuseppe Conte, per il quale la distribuzione, in tutto il mondo, dovrà essere “equa” e sarà “una sfida enorme che richiede una pianificazione molto accurata”.

In queste settimane di attesa sarà messo a punto un Piano del ministero della Salute e “il governo ha deciso per una centralizzazione del meccanismo”, ha spiegato Arcuri, responsabile anche del piano operativo per la distribuzione delle dosi.

“Non serve avere il vaccino in un luogo A piuttosto che in un luogo B”, sottolinea il Commissario, frenando le parole di chi, come l’assessore alla Sanità della Sardegna, Mario Nieddu, si diceva già sicuro che “entro gennaio” sarebbe arrivato nella propria regione.

Lo stesso Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute – annunciando il lavoro in fase di elaborazione da parte di una task force – aveva sottolineato: “noi abbiamo le Regioni e dobbiamo fare un piano che contempli questa frammentazione. Quindi siamo svantaggiati nella rapidità decisionale, ma c’è una squadra, coordinata dal capo del dipartimento prevenzione del Ministero, Gianni Rezza, che sta lavorando per elaborare il piano più adatto alla nostra realtà”.

Vaccino Pfizer, decisione Fda per Natale

Intanto dagli Usa si apprende che potrebbero essere un po’ più lunghi di quanto inizialmente ipotizzato, i tempi dell’ente americano per il controllo sui farmaci, la Food and drug administration (Fda) per la revisione e la prevista approvazione del vaccino anti coronavirus delle aziende Pfizer e BioNtech, quello che dovrebbe essere distribuito in Italia.

Secondo Larry Corey, direttore del Network dell’Istituto nazionale delle malattie infettive guidato da Anthony Fauci, ha detto che “la decisione della Fda arriverà a Natale o poco prima” perché “ci sono moltissimi dati da analizzare e valutare”.

Gli altri tipi di vaccino in Italia

Dopo le prime dosi di gennaio, quelle prodotte dalla colosso farmaceutico statunitense Pfizer, ne arriveranno altre in Italia nei mesi immediatamente successivi e non si esclude affatto l’acquisizione di vaccini provenienti da altri produttori.

Dosi in arrivo paragonate metaforicamente “alla cavalleria in un esercito”, ha spiegato Anthony Fauci.

E la deputata M5s ed ex ministro della Salute Giulia Grillo annuncia la presentazione di una proposta, nella prossima Legge di Bilancio, per “una normativa realmente efficace in grado di permettere la produzione di medicinali anche al di fuori di quelle che sono le cosiddette coperture brevettuali, copyright o altri diritti di esclusiva”.

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