Coronavirus, vaccino italiano alla "fase 1" e giovedì si decide per Moderna - QdS

Coronavirus, vaccino italiano alla “fase 1” e giovedì si decide per Moderna

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Coronavirus, vaccino italiano alla “fase 1” e giovedì si decide per Moderna

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martedì 05 Gennaio 2021

Lo ha detto Nicola Magrini, direttore Generale dell'Aifa, intervenendo a Radio anch'io su Rai Radio1. "Essendo arrivati a 180mila vaccinazioni gli effetti indesiderati sono minimi, nessun sostanziale effetto grave" - ha aggiunto. "Le dosi che abbiamo basteranno per i prossimi due mesi e mezzo".

“Nel
rispetto delle istituzioni e delle regole domani l’Ema dovrebbe concludere la valutazione
di Moderna
. Il 7 gennaio l’Italia dovrebbe decidere la collocazione del
vaccino nel sistema nazionale. Sono stati gli studi effettuati dalla ditta il
motivo del ritardo, la loro analisi è complessa. I due vaccini, Pfizer e
Moderna, sono molto simili per non dire identici”. Lo ha detto Nicola
Magrini
, direttore Generale dell’Aifa, intervenendo a Radio anch’io su Rai
Radio1.

“Essendo arrivati a 180mila vaccinazioni gli effetti
indesiderati
sono minimi, nessun sostanziale effetto grave – ha aggiunto –
Rispetto ai due vaccini non può decidere il singolo quale fare. Le commissioni
tecniche decideranno, vanno programmati interventi di sanità pubblica”.

Magrini ha poi sottolineato che “le dosi che abbiamo basteranno, nei
prossimi due mesi e mezzo, a rendere ospedali e Rsa covid free. Con la prima
dose c’è una copertura parziale, la copertura completa si raggiunge con
la seconda dose”. Riguardo al piano vaccinale, il direttore Generale
dell’Aifa ha spiegato che “sta andando molto bene rispetto all’impegno e
alla vastità.

C’è un sistema online che mostra l’andamento regionale, alcune regioni potrebbe
comportarsi meglio ma sta andando bene”.

“In merito alla cura monoclonale – ha poi concluso Magrini – siamo
all’approvazione della fase 1 che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane,
occorreranno 3 o 4 mesi per l’approvazione finale”.

Magrini si è
quindi soffermato sul vaccino italiano ReiThera (GRAd-CoV2) giunto alla Fase 1
della sperimentazione. “Darà ai cittadini italiani e non solo italiani la
possibilità di accedere a un vaccino sostenibile, sia per quanto riguarda le
popolazioni da trattare sia per le modalità di accesso nel nostro e in altri
Paesi”.

Magrini ha
poi rilevato che “aver individuato precocemente e già a marzo che questo
vaccino potesse essere una priorità di sviluppo e di investimento per poter
garantire al nostro paese e non solo una maggiore capacità di accesso al
vaccino è stata una decisione rapida presa in un momento difficile, che oggi
giunge ai risultati sperati”.

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