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Covid, Cts Aifa, pillole antivirali disponibili a breve

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Covid, Cts Aifa, pillole antivirali disponibili a breve

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mercoledì 24 Novembre 2021

I farmaci antivirali contro il Covid “al momento non sono ancora disponibili, ma lo saranno tra non molto tempo”. Lo ha confermato Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e responsabile presso l’Iss (Istituto Superiore di Sanità) del centro nazionale per la ricerca e la valutazione dei farmaci, intervenendo nella trasmissione Restart 264 di Cusano Italia TV.

Parlando in particolare dei farmaci molnupiravir e paxlovid, Popoli ha spiegato che “si tratta di due antivirali, di molecole che servono a combattere il virus, quindi devono essere somministrati nelle fasi iniziali della malattia, quando c’è ancora il virus in giro. Parliamo dunque – ha aggiunto – di soggetti che sono in una fase iniziale dell’infezione, stanno ancora bene, ma ci sono dei fattori di rischio che li espongono alla possibilità di sviluppare la malattia grave, ad esempio pazienti diabetici, o con patologie cardiache”. In questi casi, ha precisato l’esperta, “può essere opportuno somministrare questi farmaci. Con una terapia di durata breve, 5 giorni, si può ottenere una riduzione importante del rischio di essere ricoverati in ospedale e del rischio di morire. Quindi questi farmaci rappresentano sicuramente un’arma promettente”. Su chi “purtroppo definisce i vaccini anti-covid sperimentali”, Popoli ha sottolineato che “si tratta di una cosa che non ha il minimo fondamento. A parte il fatto che questi vaccini prima di essere autorizzati alla commercializzazione sono stati sperimentati su decine di migliaia di soggetti, ma quello che dovrebbe essere ancora più convincente è che dal momento in cui sono stati commercializzati, trattandosi di una pandemia, questi vaccini sono stati utilizzati nel giro di pochi mesi da miliardi di persone. Quindi su questi vaccini sappiamo molto di più rispetto a tanti altri farmaci che la gente usa quotidianamente senza farsi troppi problemi. Questa idea del vaccino sperimentale è una vera assurdità”. (ANSA).

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