Covid e influenza, impennata di casi e pronto soccorso allo stremo. Bassetti: "Incrocio infernale"

Covid e influenza, impennata di casi e pronto soccorso allo stremo. Bassetti: “Incrocio infernale”

Daniele D'Alessandro

Covid e influenza, impennata di casi e pronto soccorso allo stremo. Bassetti: “Incrocio infernale”

lunedì 12 Dicembre 2022

Salgono i dati relativi a influenza e Covid in Italia, situazione critica anche a Palermo: l'infettivologo Bassetti invita a vaccinarsi

Cresce l’allarme in tutta Italia per l’impennata dei casi legati all’influenza, ma anche per la reviviscenza delle infezioni da Covid-19.

3,5 milioni sono infatti gli italiani a letto con sindrome influenzale, di cui quasi un milione (943 mila) ammalatosi soltanto nell’ultima settimana. Se i primi ad essere colpiti sono stati i più piccoli, cioè i bambini, adesso secondo gli esperti l’età media si sta alzando, con il dato che si prevede possa sensibilmente peggiorare durante le festività natalizie.

Un aumento verticale, dunque, che coinvolge tutte le regioni, da Nord a Sud. A risentirne, purtroppo, sono soprattutto i pronto soccorso: le ultime analisi parlano addirittura di un incremento del 50% degli accessi nei P.S. rispetto a tre mesi fa.

“Ci sono criticità non più localizzate ma diffuse anche in Regioni considerate virtuose – spiega Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza e urgenza (Simeu)  – Gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a quanto vedevamo a settembre: la situazione non può che peggiorare, temiamo il picco durante le feste”.

Covid, casi in aumento in 13 regioni: sale anche l’incidenza

Come detto, come se l’influenza da sola non bastasse già, anche i numeri legati al Covid tornano a preoccupare.

Secondo l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, i nuovi casi nell’ultima settimana segnano un aumento in 13 regioni e in 48 province d’Italia: sale anche l’incidenza, che in 22 province è arrivata a superare i 500 casi per 100mila abitanti.

Pessimi, purtroppo, anche i numeri relativi ai decessi per Covid-19, aumentati nella settimana dal 2 all’8 dicembre dell’8% (da 635 a 686, 15 dei quali riferiti a periodi precedenti), con una media salita da 91 a 98 al giorno; nello stesso periodo in aumento anche i ricoveri, sia nei reparti ordinari (+9%) sia nelle terapie intensive (+4,7%).

A Palermo pronto soccorso e reparti di nuovo pieni

Situazione complicata anche in Sicilia.

Sull’isola, infatti, si è registrata un impennata del dato riguardante i contagi da Covid (+13,7% rispetto a settimana scorsa): non positive anche le statistiche relative alle terapie intensive, con quest’ultime che risultano occupate al 3,2%.

Il problema più serio, tuttavia, sembra essere quello della mancanza di posto per coloro che hanno contratto il virus all’interno degli ospedali.

I pronto soccorso di Palermo, ad esempio, si sono riempiti dopo il lungo ponte dell’Immacolata.

Nelle varie strutture ospedaliere della città risulterebbe infatti difficile reperire posti letto, tanto che i reparti dedicati all’ospedale Cervello o le stesse zone grigie nei nosocomi risultano inaccessibili.

Bassetti: “Incrocio infernale tra Covid, influenza e altri virus respiratori”

L’infettivologo, nonchè direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha voluto fare il punto della situazione attraverso un lungo post pubblicato sulla propria pagina Facebook: “Stiamo vivendo un incrocio infernale tra l’influenza, che sta aumentando in maniera spaventosa, altri virus respiratori che stanno crescendo e il Covid, che non ha mai mollato con numerosi contagi – afferma Bassetti – È chiaro che un incrocio simile fa male al sistema sanitario, perché abbiamo purtroppo ancora troppe persone che non si sono vaccinate completamente o lo hanno fatto solo parzialmente per il Covid”.

“Non è bello rientrare il lunedì in reparto- prosegue- e trovare 7 ricoverati con polmonite Covid tra i 70 e gli 85 anni non vaccinati o vaccinati solo parzialmente, vi rendete conto? A dicembre 2022 ci sono 7 persone con polmoniti gravi e imponenti che non erano vaccinate per il Covid. E’ passato un messaggio sbagliato su omicron che il mondo no vax ha contribuito a dare: con omicron, il Covid è per tutti una passeggiata. Non è assolutamente una passeggiata per quasi tutti i non vaccinati e i non guariti. Occhio- conclude l’infettivologo – perché chi non è protetto per le forme gravi rischia grosso anche con omicron!!! Con buona pace di chi crede che bastino solo gli antinfiammatori per renderlo un virus più bonario”.

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