In poco più di una settimana, secondo le stime. Torna l'obbligo di mascherina all'aperto, bar e ristoranti al chiuso fino alle 18. Teatri, cinema e stadi al 50 e 25% e un metro tra gli spettatori

Ieri c’è stata l’ammissione dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, adesso si comincia a stimare la data in cui la Sicilia entrerà in zona gialla facendo tornare una serie di restrizioni.

E ci tornerà per colpa dei no vax, di tutti coloro i quali rifiutano di vaccinarsi o per paura o per ostinazione o per fede politica, e poi regolarmente prendono il virus e finiscono ricoverati affollando quelle terapie intensive che rappresentano uno dei parametri principali per il cambiamento di colore insieme con il numero dei contagi: e anche in questo caso ieri il valore più alto di tutt’Italia si è registrato proprio in Sicilia, con 848 nuovi.

“Il 90% dei pazienti italiani in terapia intensiva non è vaccinato – ha ribadito ieri Giovanni Migliore della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – e ciò conferma che il vaccino è l’arma più efficace a nostra disposizione per contrastare la pandemia e i suoi effetti peggiori”.

E l’aumento dei ricoveri ordinari in Sicilia ha raggiunto il 14%. La nostra regione è seguita da Campania e Lazio (7%), Emilia Romagna (5%), Abruzzo e Puglia (4%), Molise (2%).

Il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), ha aggiunto che l’aumento in Sicilia dei ricoveri in terapia intensiva è del 7,1% e che, se, come è molto probabile, il trend attuale di crescita esponenziale degli incrementi per entrambi sarà confermato dai dati, potrebbe causare la classificazione della regione come gialla in poco più di una settimana.

Prepariamoci dunque, grazie a chi si rifiuta di vaccinarsi in nome di presunte libertà, attaccandosi al petto improbabili – e oscene, visto che il vaccino salva la vita, mentre gli ebrei venivano sterminati da nazisti e fascisti – stelle di David, ma causando in realtà restrizioni e sofferenze generali.

E in particolare a quella parte predominante della popolazione che si comporta in maniera civile e sarà obbligata a sopportare nuovamente le restrizioni causate dalla zona gialla, che riepiloghiamo rapidamente

MASCHERINE
Con la zona gialla, in Sicilia, torneranno obbligatorie anche all’aperto.

Sono esclusi i bambini sotto i sei anni, le persone disabili o con patologie incompatibili.

Non sarà obbligatorio indossare la mascherina durante l’attività sportiva o andando in bici.

BAR E RISTORANTI
Il colpo più grosso, con le restrizioni causate dal comportamento di chi non vuol vaccinarsi, lo avranno gli esercizi commerciali: per bar e ristoranti sarà possibile effettuare il servizio solo all’aperto, a pranzo e a cena, e solo al tavolo.

Si tornerà a mangiare all’interno dei locali soltanto fino alle 18.

Negli alberghi, negli agriturismo e nelle altre strutture ricettive sarà possibile attuare il servizio di ristorazione solo per i clienti.

Al tavolo potrebbero tornare limitazioni di numeri: massimo quattro persone non conviventi.

CINEMA E TEATRI
Gli spettacoli, all’aperto e al chiuso, saranno consentiti ma solo con posti a sedere preassegnati e con distanza di un metro fra gli spettatori, a meno che non siano conviventi, e fra il personale.

La capienza complessiva rimane entro il 50% di quella massima autorizzata e comunque con non più di cinquecento persone per le sale al chiuso e mille all’aperto.

Le discoteche restano chiuse come in zona bianca.

STADI E PALASPORT
Valgono le stesse regole dei cinema per l’assegnazione dei posti e le distanze.

La capienza però non può essere superiore al 25%.

Il numero massimo di spettatori è di mille per gli impianti all’aperto e cinquecento al chiuso.