"Non è stato dimostrato - aggiunge l'avvocato Trantino - che i dati sono stati forniti in modo falsato che quale siano stati realmente inviati"
L’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, indagato nell’ambito dell’inchiesta sui dati falsi sulla pandemia in Sicilia comunicati all’Istituto superiore della Sanità, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Trapani. Razza, che si è dimesso oggi in seguito all’inchiesta, era accompagnato dal suo legale, l’avvocato Enrico Trantino.
“Ruggero Razza dimostrerà l’inconsistenza delle accuse e l’errore di ricostruzione compiuto da magistrati territorialmente incompetenti”, dice Trantino, intervenendo alla trasmissione ‘Prima linea’ dell’emittente televisiva Telecolor, parlando di “campagna d’odio” contro il suo assistito.
“Non è stato dimostrato – aggiunge l’avvocato Trantino – che i dati sono stati forniti in modo falsato che quale siano stati realmente inviati. C’è un solo dato certo: che l’assessore Razza con grande senso delle istituzioni ha ritenuto doveroso dimettersi per non creare intralcio in comparto molto delicato nel momento più difficile e d’emergenza vissuto dalla sanità”.