Covid, "Richiamo vaccinale anche nei luoghi di villeggiatura" - QdS

Covid, “Richiamo vaccinale anche nei luoghi di villeggiatura”

redazione web

Covid, “Richiamo vaccinale anche nei luoghi di villeggiatura”

sabato 08 Maggio 2021

E' la proposta della Conferenza delle Regioni al commissario per l'emergenza Figliuolo. La Lombardia chiede nuove dosi agli altri territori. Sensi (Pd), "Moratti recidiva, chiede il doppio standard"

Non è ancora una costante, ma per la terza volta in poco più di una settimana l’Italia ha superato il mezzo milione di dosi di vaccino anti-Covid somministrate in 24 ore.

Tra scorte massicce nei frigoriferi, il blocco psicologico su AstraZeneca e notevoli divari tra le Regioni italiane, la campagna procede a buon ritmo e si comuncia a pensare all’estate.

E il presidente leghista della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha preannunciato “un confronto con il Commissario Figliuolo” per verificare se, nonostante le notevoli difficoltà logistiche dell’operazione, a chi ha avuto la prima dose non possa essere fatto il richiamo lì dove si troverà in villeggiatura, piuttosto che nel luogo di residenza.

Secondo alcune stime, la seconda dose – necessaria per tre dei quattro vaccini disponibili – potrebbe riguardare tra i mesi di luglio e agosto ben quindici milioni di italiani, con scadenze temporali molto spesso diverse all’interno della stessa famiglia.

Lunedì, intanto, saranno aperte le prenotazioni agli over 50, ma le differenze di sistema tra le Regioni rischiano di creare difficoltà.

E la Lombardia a guida leghista, dopo aver accumulato figuracce su figuracce dall’inizio dell’emergenza, ora che sta compiendo una rimonta sulle vaccinazioni, ha chiesto con la vicepresidente Letizia Moratti che le dosi non utilizzate dalle altre Regioni le siano assegnate.

Il riferimento alla Sicilia, dove si trovano inutilizzate nei frigoriferi notevoli quantitativi di dosi di Astrazeneca, non è casuale.

Per il momento però, assicurano fonti del Commissariato all’emergenza, l’ipotesi non è contemplata, nonostante siano rimasti meno di due mesi per usare almeno una parte dei richiami del vaccino anglo-svedese, prima diventino inutilizzabili.

E il Pd, con il deputato Filippo Sensi, accusa Letizia Moratti di essere recidiva: “chiede di nuovo un doppio standard, stavolta sui vaccini”.

“La Regione Lombardia – aggiunge – faccia finalmente, tardivamente la sua parte, e si rassegni al fatto che siamo l’Italia”.

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