Covid, Sicilia ancora zona bianca ma ricoveri oltre soglia critica - QdS

Covid, Sicilia ancora zona bianca ma ricoveri oltre soglia critica

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Covid, Sicilia ancora zona bianca ma ricoveri oltre soglia critica

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venerdì 20 Agosto 2021

Nonostante i dati disastrosi e il colore rosso nella mappa dell'Ecdc da diverse settimane, la Sicilia resta "bianca".

Italia tutta bianca. Non ci sarebbe, infatti, un cambio di colore per la Sicilia da bianco a giallo in base ai dati del monitoraggio settimanale ora all’esame della cabina di regia. Secondo quanto si apprende i parametri sarebbero ancora dentro le soglie.

Scende ancora e si attesta ad 1,1 l’Rt che la scorsa settimana era ad 1,27. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane (il 6 agosto era ad 1,56) e porta la replicazione del virus quasi a livelli soglia. Valori all’esame oggi della Cabina di regia.

I DATI DI IERI IN ITALIA E IN SICILIA

Ieri l’Italia ha archiviato una giornata da 7.260 nuovi contagi, con altri 55 morti registrati e un totale di 128.634 vittime da inizio emergenza. Sono stati eseguiti 206.531 tamponi, con un tasso positività che sale al 3,5% (mercoledì era al 3,1%). In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 3.627 (il giorno prima 3.559), con un aumento di 68 persone rispetto al 18 agosto mentre sono 460 i ricoverati in terapia intensiva (+18), con 40 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.204.869 i guariti (+5.465) e 130.502 gli attualmente positivi (+1.720 ).

La Sicilia ancora detentrice del triste primato di giornata con 1.377 contagi su 16.265 tamponi processati. E l’Isola avrebbe comunque i numeri per restare ‘bianca’. Un risultato diverso rispetto a quello prodotto dai dati dell’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati alle 18.24 di ieri, 19 agosto. La Sicilia, infatti, in base al bollettino ha raggiunto quota 11% dopo essere stata negli ultimi due giorni stabile sul ‘tetto’ del 10%. Per quanto riguarda i ricoveri Covid in area non critica, la regione resta ferma al 17%, superando così di 2 punti percentuali la soglia massima stabilita al 15% per il cambio di colore.

LE REGIONI A RISCHIO

Sono 18 le Regioni/PA classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni (Lombardia, Veneto e Lazio) risultano classificate a rischio basso, secondo i dati contenuti nella bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute all’esame oggi della Cabina di regia. Inoltre nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica” ma i tassi salgono: in intensiva aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero), da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto), in aree mediche a 6,2% (da 2.880 a 3.472); in 12 Regioni/PA allerte di resilienza. Nessuna con molteplici allerte.

LA VARIANTE DELTA

“La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale”. Così la bozza del monitoraggio Iss-ministero della Salute all’esame oggi della Cabina di regia in cui si sottolinea che “una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Opportuno, dunque, “realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

L’INCIDENZA

Resta sostanzialmente stabile l’incidenza dei contagi per 100 mila abitanti in Italia. Questa settimana – secondo i dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute all’esame oggi della cabina di regia – l’incidenza e’ a 74 casi ogni 100 mila abitanti nella settimana 13-19 agosto aggiornato a ieri contro 73 della settimana precedente e 68 di quella ancora antecedente.

Sardegna con 156,4, Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3 sono le regioni con l’incidenza di casi per 100mila abitanti più alta in Italia. Questi i dati dell’incidenza a 7 giorni per 100.000 abitanti per il periodo di riferimento 13-19 agosto (con aggiornamento al 19 agosto) contenuti nella tabella degli indicatori nel monitoraggio Iss-ministero della Salute all’esame oggi della cabina di regia. Nella classifica seguono Umbria (92,6), Emilia Romagna (87,5) e Calabria (81,4). Cinque quelle sotto soglia 50 casi per 100mila abitanti: Friulia Venezia Giulia (46,1); Lombardia (34,9); Molise (24,6); Piemonte (38); Puglia (43,9).

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI

Sono sempre la Sardegna e la Sicilia le due regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive più alto, entrambe al 9,2% Secondo i dati riportati dall’Iss- Ministero della Salute nel consueto monitoraggio settimanale valido per le decisioni da adottare in cabina di regia sulle fasce di colore previste per le regioni le due isole si attestano al 9,2% sotto la soglia del 10% prevista dai nuovi paramenti. Segue al 6,7% la Toscana e la Calabria al 6,5% con l’Emilia Romagna al 5,8%.

IN SICILIA SUPERATA LA SOGLIA DEL 15% IN AREA COVID

La Sicilia oltre soglia per occupazione di posti letto in area medica da pazienti Covid con il 16,5% (contro il tetto del 15%), seguita, ma dentro soglia, dalla Calabria con 13,8%, Sardegna (9,9%) e Basilicata (9,6%). La Campania registra un tasso di 8,5%, il Lazio di 7,9%, l’Umbria 6,6% e la Toscana 6,1%. Le altre si attestano tra il 4 e il 5 per cento. La regione con il più basso tasso di occupazione in area medica è il Friuli Venezia Giulia con il 2%. Basso anche in Piemonte con 2,3%. La media nazionale è al 6,2%. Questi i dati degli indicatori aggiornati al 19 agosto, contenuti nella bozza del monitoraggio settimanale.

Il RAPPORTO CON LE VARIANTI DA DICEMBRE 2020 AD OGGI

Se complessivamente, dal 28 dicembre 2020, nella maggior parte dei casi sequenziati/genotipizzati (57,9%) è stata individuata la variante Alfa (lignaggio B.1.1.7), negli ultimi 45 giorni (3 luglio -16 agosto) si osserva una predominanza della variante Delta (lignaggio B.1.617.2).

“Nel periodo più recente, infatti, a conferma di quanto osservato nell’ultima indagine rapida (20 luglio 2021) – si legge nel 7/o rapporto sulle varianti dell’Iss – il numero di segnalazioni di casi causati dalla variante Delta in Italia (82,4%) ha superato nettamente quelli causati dalla variante Alfa (7,9%)”.

Su 10.281 casi totali (28 dicembre-16 agosto, pari al 21,9% sui dati cumulativi) 8.111 sono i positivi Delta negli ultimi 45 giorni. I casi con variante Alfa totali sono 27.188 (57,9% sui dati cumulativi da fine dicembre a ora) che crollano a 779 (7,9%) negli ultimi 45 giorni.

Inoltre continua ad aumentare in Italia la capacità di genotipizzare e sequenziare campioni clinici positivi. Complessivamente, da inizio anno oltre il 2% dei tamponi relativi a nuovi casi di infezione confermata da virus Sars-CoV-2 riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 è stato genotipizzato/sequenziato con un continuo incremento nel tempo.

Nel mese di luglio, nonostante l’aumento dei casi registrati su tutto il territorio nazionale, è stato sequenziato/genotipizzato il 10% dei casi. Per quanto riguarda gli ultimi 45 giorni (3 luglio- 16 agosto), aumentano i casi di infezione da Sars-CoV-2 con genotipizzazione/sequenziamento segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19: un totale di 9.842 rispetto ai 7.739 riportati nel periodo precedente (19 giugno-2 agosto).

Nel periodo dal 28 dicembre 2020 al 16 agosto 2021, sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 un totale di 46.952 casi di infezione da Sars-CoV-2 con genotipizzazione su un totale di 2.351.032 casi notificati (pari al 2%).

Nel mese di luglio 2021 risulta essere stato genotipizzato/sequenziato il 10,0% dei tamponi effettuati su tutti i casi di infezione confermata da Sars-CoV-2 riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19, con un picco del 27,9% nella settimana dal 5 luglio all’11 luglio 2021.

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