Secondo il virologo "bisogna aspettare un po' per la temuta possibile riduzione dell'efficacia dei vaccini. I dati di Israele preliminari anche qui ci confortano"
“Temo che la colorazione gialla
arriverà anche su altre regioni: credo che tutto questo ancora è un qualcosa in
divenire”. A dirlo è il virologo Fabrizio Pregliasco, a Non Stop
News su Rtl 102.5.
“La vaccinazione e la
rivaccinazione – aggiunge – sono un mantenimento e un ricordo che c’è ancora il
virus”, sottolineando poi la necessità di “mantenere quel nuovo
galateo” che “ci permetterà di far scavallare la notte”.
“Metaforicamente la nottata è
questo inverno – prosegue – Spero possa essere l’ultima battaglia importante,
salvo altre varianti cattive che dovessero emergere”.
E’ stata sopravvalutata la variante Omicron? Pregliasco risponde così: “Ci sta l’emozione perché ogni cosa che è legata al Covid ci ha insegnato che ci coinvolge direttamente. Ben venga il fatto di rimarcare che il virus è ancora tra noi, che c’è questa evoluzione ‘naturale’ del virus, perché tutti i virus cercano spazi di diffusione nel loro mercato. Purtroppo questo mercato siamo noi.
Cercano la tendenza e la speranza da alcuni segnali che emergono, ma tutti da confermare, che questa variante in fondo sta cercando di essere più benevola con l’organismo: è la convenienza di un virus quella di sfruttare al meglio l’ospite che decide di parassitare”.
Secondo Pregliasco “bisogna aspettare un po’ per la temuta possibile riduzione dell’efficacia dei vaccini. I dati di Israele preliminari anche qui ci confortano, dicendo che con tre dosi la risposta è buona, quindi necessità hanno reso dal punto di vista istituzionale di mantenere molto alta l’attenzione e la capacità di tracciamento che è già in difficoltà. Le zone gialle che si stanno colorando rappresentano il fatto che l’incidenza della malattia aumenta e nel momento in cui ci sono tanti casi questo isolamento dei focolai diventa più difficile”. (ANSA)